Oh! lei felice, oh! lei beata appieno,
Che al Mondo ingannator volse le spalle,
E benchè lungi dal materno seno 28Tener seppe il cammin del dritto calle;
E a’ profani pensier già posto il freno,
Passa i suoi giorni in questa oscura valle
Quasi Angioletta in mortal velo avvolta, 32D’ogni inciampo terren libera, e sciolta.
Ah! tu dal ciel la benedisci intanto,
Ch’ella vola a compir la bella impresa.
E tu, Vergine, che il nuzial manto 36Vestisti, e al Nazaren cara sei resa,
In quella che ne adempj il rito santo,
Guarda con teco aver la lampa accesa;
E va poi lieta ad incontrar lo Sposo 40Che ti attende all’Altar fido, e amoroso.
Nè già temer di tre nemici alteri
Il bieco guardo, ed il crudel sembiante,
Sien pur quant’esser ponno iniqui, e fieri, 44Non temer, sendo al tuo Signor costante.
Quando t’affidi a lui, quando in lui speri,
Lo stuolo empio vedrai d’orror tremante
De’ sacri voti all’esibir tuo solo 48Giù negli Abissi rintanarsi a volo.
Portati col pensier là in Terebinto
U’ il Filisteo Gigante urta, e fracassa,
Che tutto lo Israel ne ha già respinto; 52E l’atterrisce, e senza speme il lassa.
Già crede lui vedere in ceppi avvinto,
Dappoichè in mole ogni uomo oltre sorpassa,
Come i minori poggi altero monte, 56Che le nubi minaccia colla fronte.