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Novella II


Recitata a’ 4 Febbraio 1751 nella tornata seconda dell’Accademia sotto il Reggimento di Messer Ottone.


Giovanni Kupfenstäin abbandonata la medica Arte, concede ogni suo recipe a Pietro di lui cameriere, che preghiera gliene porge, ed alla ventura il lascia andare; dopo alcuni anni gravemente inferma, e scoprendo tra molti medici, che a consulto vengono, Pietro, incomincia si sguaccheratamente di ridere che per tal riso ricupera la salute.


Molt’anni per avventura scorsi non sono dacché, in Vienna, Capitale dell’Austria Superiore, Città fuori d’ogn’altra illustre e magnifica, poiché intorno allo spazio di ben tre secoli servì di culla, sede, e tomba agli Austriaci Imperadori, nostri Clementissimi Padroni, fu un valente medico detto per nome Giovanni Kupfenstäin, uomo assassino accreditato, perché d’anni non meno che di dottrina molto ben

fornito a cui, per aumentare di non poco la buona voce, serviva l’aver egli, mercé sua piacevole fortuna, innumerabili persone, co’ suoi recipi secondo il germa=

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