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cap. ii. - un uomo che va al polo per ingrassare 19


che succede una discussione, cosa ne sapete voi di spedizioni? Cosa ne sapete voi di geografia?. Così ho deciso di viaggiare anch’io e di accompagnarvi al polo.

— Avete mai viaggiato?

— Ho attraversato due volte il lago Ontario. Non basta?

Wilkye scoppiò in una sonora risata.

— Bel viaggio! esclamò. È la traversata d’una scodella d’acqua. Soffrite almeno il mal di mare?

— No, anzi, in quelle due traversate ho mangiato per quattro, quantunque il lago fosse burrascoso.

Poi prese il suo amico per un braccio e, traendolo verso poppa, gli disse con fare misterioso:

— Vengo al polo perché ho una speranza.

— Quale?

— Una domanda prima, caro amico: è vero che nelle regioni polari si è costretti a mangiare assai?

— Sì, per mantenere una forte dose di calorico nel corpo, onde combattere meglio il freddo.

— Vittoria! urlò Bisby.

— Impazzite?

— No, Wilkye. L’anno venturo diverrò presidente degli uomini grassi di Chicago.

— In qual modo?

— Perché mangerò tanto da diventare grosso come un elefante e getterò di scanno Dorkin, l’attuale presidente.

— Ma se siete già troppo grasso!

— Non basta, amico mio, non basta. Urrah pel polo!... Ma... non conducete con voi nessuno? Volete andare solo al polo?

— No, Bisby. Ho condotto con me due valenti velocipedisti e sei bravi marinai.

— Non li vedo.

— Sono imbarcati fino da ieri.