Pagina:Salgari - I drammi della schiavitù.djvu/155

Da Wikisource.

i drammi della schiavitù 153


– Vegliate, dottore, e non abbandonate la tenda di quella donna.

– Niombo non lascerà avvicinare nessuno e quel gigante è capace di tenere testa a dieci uomini.

– Non basterà, poichè Kardec non conta ormai che pochi fedeli, forse cinque o sei francesi.

– Ma ci saremo anche noi, Vasco.

– Sì, signor Esteban e le armi da fuoco le tengo io.

Quel principio di rivolta contro l’autorità del bretone, non ebbe seguito, anzi parve che rendesse più tranquilli e più prudenti i marinai, poichè all’ora della distribuzione dei viveri, contrariamente al solito, nessuno osò protestare, quantunque la razione fosse stata ancora diminuita.

Kardec però, ebbe la prudenza di starsene zitto e di trattare Ovando al pari degli altri, ma di mostrarsi anche armato delle sue pistole.

Durante quel giorno la zattera filò costantemente verso l’est, spinta da un venticello piuttosto fresco che soffiava però irregolarmente. Alla sera, Vasco calcolò la distanza percorsa di oltre sessanta miglia, malgrado che la corrente equatoriale corresse in direzione contraria.

Disgraziatamente, col calare del sole, cadde anche il vento, ed il galleggiante rimase quasi immobile in mezzo al grande oceano.

Quella notte Kardec non dormì nella tenda dell’equipaggio ma all’aperto, sotto la guardia di cinque suoi compatrioti. Temeva qualche tradimento da parte degli altri e specialmente da Ovando? È probabile.

Anche il dottore non si allontanò dalla piccola tenda di Seghira e si coricò all’aperto, a fianco di Vasco, mentre Niombo vegliava, tenendo sottomano una scure.

A mezzanotte, quando la luna tramontò, e l’oscurità divenne più profonda, Niombo udì verso poppa un urlo soffocato e poco dopo vide la torma dei pescicani dibattersi attorno alla zattera come si contendessero una preda, mentre alcune ombre umane si agitavano sull’orlo del ponte.

Vedendo che il dottore e Vasco dormivano a breve distanza e udendo nella tenda la lieve respirazione della giovane schiava, non si occupò di verificare ciò che era accaduto.

All’indomani però si seppe che un marinaio era scomparso dalla zattera e che quel marinaio era Ovando. Era caduto in mare mentre dormiva o qualcuno ve lo aveva gettato dopo di averlo