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i drammi della schiavitù 169


– La schiava!... La schiava!... – urlarono tutti.

– A me, amici! – tuonò Kardec, impugnando le pistole.

I cinque francesi, il dottore, Vasco e Niombo si strinsero attorno a lui, appoggiandosi contro la tenda, sulla cui soglia stava ritta Seghira, guardando intrepidamente i nemici, tenendo in pugno un fucile, pronta a servirsene.

Gli affamati, vedendo che quel gruppo di uomini si disponevano a sostenere l’urto, esitarono. Quei tre fucili e quelle due pistole, che erano pronte a tuonare, gli spaventavano e quantunque poco si preoccupassero per morire, pure dinanzi a quella minaccia si raffreddarono.

– Avanti, se l’osate – disse Kardec.

–Per mille fulmini! – urlò l’inglese, allampanato. – Ci credete un branco di conigli? Orsù, camerati, morte al comandante!...

– Sì, a morte! – vociferarono i marinai.

Si scagliarono innanzi come una torma di lupi affamati incoraggiandosi con urla feroci ed agitando minacciosamente i coltelli e le scuri. Kardec stava per comandare il fuoco, quando Niombo, con un balzo da leone, piombò addosso ai ribelli.

L’atletico negro, la cui statura sorpassava di un piede quella di tutti, pareva una fiera sbucata dalle foreste tenebrose dell’Africa. Ruggiva come un leone, aveva gli occhi in fiamme, il viso contratto e con quelle mani enormi, che avrebbero spezzata una sbarra di ferro, stringeva una trave, un’aspa d’argano.

– Indietro, o v’uccido tutti! – tuonò.

L’inglese, che precedeva i compagni gli si fece sotto col coltello in pugno, ma la trave piombò con forza irresistibile. Il miserabile, fracassato, quasi spezzato a metà da quel terribile colpo, fu scaraventato in mare come se fosse un semplice bastoncino.

Ebbe appena il tempo di emettere un grido, che la banda di pescicani piombò su di lui, facendolo a brani.

– Sotto a chi tocca! – urlò il re africano.

L’equipaggio spaventato, sbalordito da quell’atto di vigore sovrumano, si era arrestato. Nessuno si sentiva l’animo di affrontare quel gigante, che con un sol colpo di trave poteva spazzarli più di mezzi in mare.

– Venite a prendervela, Seghira – disse Kardec.

Nessuno si mosse, anzi alcuni gettarono i coltelli dicendo:

– Si muoia adunque.

– No – gridarono gli altri. – La sorte!... La sorte!... Abbiamo fame.