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i drammi della schiavitù 51


però di mantenersi nascosta dietro agli ultimi alberi, che si spingevano sul promontorio di Fetisci. Voleva sbucare improvvisamente in mare per risparmiare delle bordate a palla od a mitraglia, che non avrebbe mancato d’inviarle l’incrociatore, prima di piombarle addosso e di lanciare i suoi uomini all’abbordaggio.

Già non distava che quattrocento passi dal grande banco che si estende, per lungo tratto, dinanzi alla baia, quando un grido d’allarmi ruppe il profondo silenzio che regnava su quella distesa d’acqua.

– La nave! – aveva gridato una voce, che pareva partisse dalla sommità del promontorio.

Poi si udirono alcuni squilli di tromba e le acute note del fischietto del mastro d’equipaggio.

– Ci siamo – disse Alvaez, che aveva preso posto sul ponte di comando.

Poi con voce tuonante gridò:

– Barra all’orza, Hurtado!... Tutti a posto di combattimento!...

La Guadiana, obbedendo prontamente al timone e all’azione delle vele, che erano state rapidamente bracciate, virò di bordo seguendo il grande banco, facendo credere alla nave nemica di voler fuggire lungo la costa africana. Quell’astuzia riuscì perfettamente, poichè si vide l’incrociatore abbandonare l’agguato, doppiare rapidamente il promontorio e lanciarsi a vele spiegate sulle tracce della Guadiana, per costringerla a volgere la prua verso il grand’oceano.

Era un bel brigantino, dalla carena stretta, coll’alberatura immensa, un vero legno da corsa. Spuntato il capo, si mise a veleggiare lungo il banco, di cui forse non sospettava la pericolosa presenza.

– Benone! – esclamò Alvaez, stropicciandosi le mani. – Non correrai molto, mio caro.

Ad un tratto un lampo balenò sulla prua della nave da guerra e si udì in aria un acuto fischio che rapidamente cresceva, poi una fragorosa detonazione. L’estremità di babordo del pennone di trinchetto, smussato da una palla, saltò in mare.

– Ah! – esclamò Alvaez. – Non si crede necessario intimarmi la resa con un colpo in bianco! Mi conoscete adunque?... Tanto peggio per voi!... Olà, cannonieri di poppa, rispondete al saluto!...