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sugli altipiani del tibet | 203 |
altipiani non vedete nè cammelli, nè montoni e nemmeno jacks. Si gonfiano, perdono le forze, la loro respirazione diventa affannosa e bruciante e sovente cadono al suolo fulminati.
— Ci inalzeremo ancora?
— No, non sarebbe prudente; l’asfissia potrebbe manifestarsi o per lo meno avvenire delle emorragie al naso e agli orecchi, che è meglio evitare.
— Avete mai superato queste altezze? — chiese Fedoro.
— Ho potuto raggiungere i diecimila metri, facendo uso di serbatoi d’ossigeno, eppure non ritenterei la prova. Volevo provare ad attraversare tutto lo strato d’aria che circonda il nostro globo.
— Per giungere alla luna? — chiese Rokoff, ridendo.
— No, per vedere il sole violetto.
— Violetto!... Che dite mai, signore?
— E che, anche voi credete che il sole sia giallo come noi lo vediamo ora?
— Io non l’ho mai veduto cambiare colore, capitano.
— Nemmeno io, eppure non è giallo e se non esistesse intorno al nostro globo la massa d’aria, tutto il mondo diventerebbe, almeno di giorno, violetto.
— Questa è grossa!
— Può sembrarvi tale; eppure, dopo gli ultimi studi e le ultime e più diligenti osservazioni fatte dagli scienziati europei ed americani, non vi è più da dubitare, signor Rokoff, per quanto la cosa possa parervi inverosimile. Se si squarciasse la nostra atmosfera, che è un velo ingannevole che fa ostacolo alla vista vera, si vedrebbero delle cose spettacolose che prima non si supponevano esistere. Togliete l’aria e con vostro grande stupore vi apparirebbe il cielo, anche in pieno meriggio, non più azzurro come lo vedete ora, bensì nero come il fondo d’una botte di catrame e al sommo di quell’abisso tenebroso vedreste fiammeggiare un grande astro del più bel violetto e che altro non è se non il nostro sole.
— Il cielo nero?
— Sì, signor Rokoff.
— E perchè ci appare invece azzurro?
— In causa delle rifrazioni della nostra atmosfera, la quale è satura ormai di luce, di vapori, di miriadi di germi erranti e di polveri impalpabili. Langley, il segretario dell’Istituto Smithsoniano degli Stati Uniti, e Su, il famoso astronomo