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pignolo bianco, liscio, racchiuso da cortecce concentriche e che aveva il sapore delle mandorle.

Ma non si limitò a quello. Scuotendo gli alberi, fece cadere dei succolenti manghi, dei banani, delle arance grosse come la testa d’un bambino e anche alcune frutta d’ortocarpo integrifoglia, chiamate dai malesi buâ mangha, le più voluminose che si vedono nelle isole dell’arcipelago della Sonda, così pesanti che spesso sono necessari due uomini per portarne uno solo, assai nutrienti e largamente usate da tutti i popoli di quelle regioni.

Cenarono in fretta, accesero un gran fuoco per tener lontane le fiere e si stesero su alcuni mucchi di fresche foglie. O’Paddy si era offerto di vegliare il primo e l’ultimo quarto di guardia, avendo dichiarato che aveva l’abitudine di dormire assai poco.

Accesa la pipa, si sedette presso il fuoco e parve immergersi in profondi pensieri. Fumava ancora la prima carica di tabacco, che già Held ed i suoi compagni dormivano profondamente, vinti da quella faticosa marcia.

Era già trascorsa mezz’ora, quando l’irlandese si scosse. Girò lentamente gli sguardi verso il tronco dell’albero come se temesse di venire sorpreso, fissando attentamente l’olandese che dormiva fra Dik ed il soldato. Una profonda ruga gli si disegnò sulla fronte.

– È impossibile – mormorò. – Bisognerebbe spogliarlo per levargli quei dannati documenti che deve tenere nascosti sotto la sua camicia. Decisamente sono nato sotto una cattiva stella, ma a Semmeridan... la vedremo!...

S’alzò avvicinandosi presso l’albero e col piede urtò il soldato, ma questi continuò a russare. Si curvò sopra l’olandese, poi sopra Amely, quindi su Dik, ma tutti dormivano profondamente.

– Se li uccidessi?... – mormorò, mentre un lampo cupo gli balenava negli sguardi. – La foresta conserverebbe il segreto ed io potrei diventare ricco... No!... Non sarò mai un furfante di tale conio!... E poi Wan-Baer potrebbe più tardi giuocarmi un brutto tiro e denunciarmi per rubarmi il resto del milione o tenermi sotto una continua minaccia... S’incaricherà il rajah d’impedire a loro di più mai ritornare.

S’allontanò di due o trecento passi, inoltrandosi sul sentiero che avevano aperto per giungere fino là ed emise un leggero sibilo che ripetè tre volte.