Pagina:Salgari - I naviganti della Meloria.djvu/145

Da Wikisource.

i naviganti della meloria 143

— Cosa ve lo fa supporre?

— Ho veduto laggiù, in direzione della galleria, a brillare un punto luminoso.

— Un fuoco?

— La luce d’uno zolfanello forse?

— Possibile! — esclamò il dottore, balzando in piedi.

— I miei occhi non erano chiusi.

— Hai veduto nulla Michele? — chiese il signor Bandi.

— No signore, poichè guardavo altrove — rispose il marinaio.

— Stiamo attenti tutti — disse padron Vincenzo.

Fissarono i loro sguardi verso il luogo dove trovavasi la galleria, scrutando ansiosamente le tenebre. Una fiamma fosse pure minima, doveva vedersi subito in quella oscurità.

Passò qualche minuto d’angosciosa aspettativa, poi un rapido bagliore, perfettamente visibile, si scorse in direzione della galleria. Non era la fiamma d’una lampada, poichè sarebbe stata più brillante, ma si poteva supporre che fosse quella d’uno zolfanello.

Quella luce durò pochi secondi, poi l’oscurità riprese il suo impero.

— Avete veduto? — chiese padron Vincenzo.

— Sì — rispose il dottore. — Anzi mi è sembrato di veder delinearsi un volto umano.

— Che sia Roberto che ci fa dei segnali?

— Lo suppongo. Sapete se aveva degli zolfanelli?

— Sì, rinchiusi in una scatoletta di metallo.

— E se fosse invece Simone? — chiese Michele.

— Non è possibile — rispose il signor Bandi. — L’inondazione è avvenuta pochi minuti dopo lo scoppio della mina, quindi lo slavo non può aver avuto il tempo di attraversare la miniera.

— Bisognerebbe rispondergli — disse Vincenzo.

— In quale modo?

— Agitando la lampada. Forse comprenderà che noi abbiamo veduto il suo segnale.

— Possiamo far di meglio, Vincenzo.

— In quale modo dottore?

— Scaricando la vostra rivoltella. Sono asciutte le cariche?

— Lo spero.

— Rispondiamo.

Padron Vincenzo si levò la rivoltella che teneva alla cintura e scaricò in alto tre colpi, con un intervallo di alcuni secondi fra l’uno e l’altro.

Poco dopo il terzo colpo, verso la galleria si vide balenare un lampo seguìto da una detonazione che giunse distintamente agli orecchi del dottore e dei suoi compagni, non ostante il muggito della fiumana.

— È Roberto! — esclamarono tutti tre.

Dopo quel primo sparo altri due si seguirono.

— Avevi lasciata a lui la rivoltella è vero? — chiese padron Vincenzo a Michele.