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152 Capitolo Ventunesimo.

— Sono turati con alghe, però sono visibili. Ah! I furbi! Devono dormire profondamente.

— Di chi parli?

— Dei granchi ladri. Mi stupisce non poco di trovarli qui, mentre sull’isolotto non cresce nemmeno una palma da cocco.

— Cosa c’entrano i tuoi granchi colle noci di cocco?

— Perchè i granchi ladri amano immensamente quelle frutta squisite.

— Dei granchi che mangiano i cocchi!

— E anche le frutta dei pandani, signore.

— E quegli abitanti del mare speri di trovarli sepolti sotto queste erbe?

— Ora ne avrete la prova, — rispose il chinese.

Osservò attentamente uno di quei buchi, turati malamente da alcuni ciuffi di alghe e di erbe secche, poi colla lama del coltello lo allargò rapidamente e v’introdusse una mano.

— C’è, — disse.

Ritrasse la mano e strappò dal nascondiglio un grosso crostaceo, armato di robuste tenaglie e largo quanto un cappello.

— Vedete, — disse, presentandolo a Ioao. — E guardate come è grasso! Ha appena cambiato i gusci! —

Il crostaceo che aveva ritirato, era proprio un granchio ladro o meglio un birgo latro, anfibio molto comune nelle isole polinesiane e anche molto ricercato dagli isolani per la squisitezza delle sue carni.

Questi strani granchi, che raggiungono talvolta delle dimensioni mostruose, hanno delle abitudini assai singolari.

Più che di pesci, si nutriscono di frutta e specialmente di noci di cocco e di pandani.

Sono d’abitudini notturne e difficilmente si possono trovare di giorno.

Calato il sole, escono dai loro nascondigli e si recano a terra, arrampicandosi sugli alberi per fare delle scorpacciate di frutta. Anzi non è raro il caso di vederli addormentati sui cocchi, appesi per le loro robuste branche.

Sono quindi di abitudini più terrestri che marittime, anzi si può dire che passano la maggior parte della loro vita fuori dall’acqua, perchè usano passare l’inverno sepolti sotto il suolo.

Infatti quando comincia la cattiva stagione e che i cocchi non hanno frutta, si ritirano sugli isolotti, si scavano un buco piuttosto profondo, chiudono l’apertura con delle foglie e con delle erbe e s’addormentano rimanendo colà tre o quattro mesi.

Durante quel periodo cambiano la pelle ed i gusci e, cosa davvero strana, invece di dimagrire, ingrassano, forse perchè nei loro brevi risvegli divorano le radici delle erbe e delle piante che sono prossime al loro nascondiglio.