Pagina:Salgari - I solitari dell'Oceano.djvu/178

Da Wikisource.
172 Capitolo Ventiquattresimo.

— Non alzate tanto la voce, mio caro signore. Ora non abbiamo più bisogno del vostro concorso per liberarci dai selvaggi e siamo in pieno oceano.

— E volete dire? — chiese l’argentino.

— Che se non ci obbedite vi faremo danzare sulla punta della mezzana con un buon canape al collo.

— Voi avete dimenticata una cosa, — rispose Vargas, pacatamente.

— E quale?

— Che senza di noi non sapete dirigere la nave.

— Sangue di balena, — gridò il pirata, il quale cominciava a svelarsi per un vero fior di briccone. — Qualche cosa me ne intendo anch’io e la bussola la conosco quanto voi e per la mia morte, vi sorveglierò strettamente, signori miei.

— La bussola non vi basterebbe per giungere nel golfo di Carpentaria.

— Se non fosse stato per questo, non so se vi avrei lasciati a bordo. Probabilmente a quest’ora arrostireste infilzati in uno spiedo.

— I nostri complimenti per la vostra franchezza, — disse Cyrillo, ironicamente.

— Basta, — gridò il pirata, esasperato. — Sono chiacchiere inutili; veniamo alla conclusione.

— L’aspettiamo da voi, — disse l’argentino.

— Ci conviene vivere in perfetto accordo per la comune salvezza.

— Tale era anche la nostra opinione, almeno per ora.

— Stavamo trattando la questione dei viveri. Che cosa mi consigliate di fare?

— Veleggiare verso Pylstard.

— Non troveremo gran che.

— Andiamo a Tonga.

— No, — disse il pirata. — Quegli isolani godono troppo pessima fama.

— Andremo a Pylstard, allora, — disse l’argentino. — Se il vento si mantiene così fresco, vi giungeremo fra due o tre giorni.

Stavano per separarsi, quando udirono a prora degli scoppi di risa e delle esclamazioni di sorpresa.

Strong, sempre sospettoso, era balzato verso la murata dove si trovava il suo moschetto.

Un grido di stupore gli sfuggì.

— Toh! Dei selvaggi a bordo!

Alcuni pirati avevano trascinati in coperta due isolani spingendoli innanzi a scappellotti ed a calci e altri ne uscivano dalla camera dell’equipaggio barcollando sulle malferme gambe.

— Da dove sono sbucate queste canaglie? — chiese Strong.

— Sono guerrieri di Mua che si erano addormentati nelle brande, — rispose un pirata, ridendo a crepapelle.