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I coolies vendicati. 183

Qualche ondata improvvisa, e sono comuni nel Grand’Oceano, poteva spingere la nave verso quelle rocce corallifere e sventrarla di colpo.

L’argentino, il solo che poteva condurre a buon porto l’Alcione, aveva fatto mettere la prora verso l’ovest avendo deciso di toccare la punta meridionale della Nuova Caledonia prima di rimontare verso il nord, onde evitare quell’ammasso d’isole pericolose che si estendono fra l’arcipelago di Figi e quello delle Nuove Ebridi.

Il viaggio diventava necessariamente più lungo, ma meno difficile, avendo da navigare in mari più ampi e anche meglio conosciuti.

I pirati, aiutati anche da Sao-King, si erano intanto messi animosamente all’opera per rizzare un albero di trinchetto, onde dare alla nave una maggiore stabilità ed imprimerle anche maggiore celerità.

Al posto invece del maestro, avevano deliberato d’innalzare un semplice travo, capace di reggere una vela di gabbia, non sentendosi in caso di innalzare un nuovo albero, anche per la scarsità del legname.

Scelti due tronchi, i più diritti ed i più resistenti, li fecero entrare nelle scasse, dopo d’aver levati i pezzi rimasti dell’antica alberatura, quindi li assicurarono cogli avanzi delle manovre e con nuove funi incatramate, le quali fortunatamente, abbondavano a bordo.

I due primi travi del trinchetto e del maestro, vennero così collocati a posto pronti a ricevere le vele. Si trattava ora di aggiungere al primo un secondo travo, quello di parrocchetto, operazione non facile, ma che pure quei lupi di mare riuscirono a condurre a termine con una celerità che sorprese lo stesso Vargas.

Se erano dei bricconi, capaci di qualsiasi furfanteria, erano pure dei valenti marinai, che non si arrestavano dinanzi a nessun ostacolo.

Quattro giorni dopo la sua partenza da Pylstard, l’Alcione, si trovava in grado di fare ancora una ottima figura e di tenere testa ai colpi di vento ed alle grosse ondate.

Quelle riparazioni erano state fatte in buon punto, perchè il quinto giorno il tempo, che fino allora si era mantenuto splendido, cominciò a offuscarsi.

Delle masse vaporose salivano dal sud, invadendo a poco a poco il cielo, e delle ondate si distendevano muggendo e sollevando impetuosamente la nave.

Anche il vento che fino allora si era mantenuto piuttosto leggero, accennava ad aumentare. Qualche tempesta doveva aver sconvolto l’Oceano Pacifico meridionale.

Non era però il caso d’inquietarsi, perchè l’Alcione poteva sfidare una nuova bufera, tanto più trovandosi lontano dalle pericolose isole che ingombrano l’oceano settentrionale.