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La caccia alla goletta. | 275 |
Tuttavia trascorsero altre dodici ore senza che la goletta apparisse all’orizzonte.
Già la Groninga si trovava a poche miglia della baia entro la quale erasi ancorato l’Alcione, quando un lontano colpo di cannone rimbombò sul mare.
Il comandante stava in quel momento sulla passerella, discorrendo con Cyrillo e Ioao.
Udendo quello sparo trasalì.
— I pirati! — esclamò. — Essi hanno assalito l’Alcione! —
Un altro sparo si era udito, ma questa volta più debole. Sao-King si era slanciato sulla passerella, gridando:
— Signor Cyrillo, questo colpo è stato sparato da uno dei due cannoncini dell’Alcione! Sono certo di non ingannarmi!
— È vero, — confermò Ioao. — Questa detonazione l’ho udita ancora e non si può confondere con quella dei grossi pezzi di marina.
— Signori miei, — disse Wan Praat. — Noi giungeremo a tempo per catturare quegli Avvoltoi dell’inferno, e per salvare la vostra nave.
Marinai! Ai vostri pezzi! I fucilieri dietro le murate ed i gabbieri sulle coffe! —
Avendo dinanzi un promontorio altissimo, formato da rocce colossali che cadevano a piombo sul mare, l’equipaggio della Groninga non poteva distinguere ciò che accadeva al di là.
Essendo però il vento assai fresco, in due bordate potevano oltrepassarlo e piombare improvvisamente addosso ai pirati i quali non potevano nemmeno lontanamente sospettare la vicinanza di quella poderosa nave.
Tutti avevano presi i loro posti di combattimento. Gli artiglieri del cassero e delle batterie avevano già accese le micce ed i fucilieri si erano allineati dietro le murate, coi moschetti passati fra le brande arrotolate e disposte come i merli d’un fortino.
Una terza cannonata era rimbombata al di là del promontorio seguìta poco dopo da altre due più deboli. L’equipaggio dell’Alcione, quantunque meno numeroso degli Avvoltoi e armato d’una debole artiglieria, opponeva una vigorosa resistenza a giudicarlo dalle sue scariche.
— I miei uomini tengono duro, — disse il comandante con orgoglio. — Non potrebbero durarla a lungo questa musica fortunatamente ma, ci siamo noi e la goletta danzerà a colpi di cannone.
La Groninga con una lunga bordata superò il capo e rimessasi al vento s’inoltrò in una vasta baia, aperta alle onde dell’est.
Il comandante non si era ingannato.
I pirati dello stretto di Torres avevano scoperto l’Alcione, ancorato sotto la costa e dopo d’aver intimata inutilmente la resa, cominciavano a bombardarlo.
La goletta distava ancora quattro o cinquecento metri dalla nave,