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26 Capitolo Quarto.

Le due imbarcazioni rimasero ben presto molto indietro e finirono col rientrare nella baia che s’allargava verso il sud.

— Stupido che sono! — esclamò ad un tratto il gigante, battendosi vivamente la fronte. — Avrei potuto affidare a quei bravi selvaggi i fratelli de Ferreira.

— Avreste avuto tale coraggio, capitano? — chiese il bosmano, con accento di rimprovero.

— Senza che io facessi a loro la proposta avevano già manifestato il desiderio di lasciare la mia nave per non assistere alle mie crudeltà, come chiamano essi le mie precauzioni. La costa è però ancora in vista e se lo desiderano possono sbarcare. Sarà l’affare d’una mezz’ora. Cosa dici, Francisco?

— Sarebbe come un condannarli ad una morte orribile. I neo-caledoni, voi lo sapete al pari di me, sono antropofagi.

— Dove vorrebbero scendere adunque?

— Si dice che nella Nuova Zelanda sono sbarcati gli inglesi.

— Non ho intenzione di toccare quelle isole. Girata la punta meridionale della Nuova Caledonia filerò direttamente verso l’est.

E poi, prima che gli inglesi possano impadronirsi di quelle isole, passeranno molti anni.

Voglio puntare verso le Tonga Tabù.

— Anche colà vi sono antropofagi, capitano.

— Se la sbrigheranno i fratelli Ferreira. Fa condurre in coperta il commissario.

— Ma... capitano...

— Basta! Vuoi anche tu farmi andare in bestia? Ti ha istruito quel noioso di Vargas?...

Tu diventi vecchio e brontolone, Francisco! —

Il bosmano che al pari di tutti gli uomini dell’equipaggio temeva l’ira dell’irascibile brasiliano, si recò nel quadro per eseguire l’ordine.

Pochi minuti dopo il commissario si trovava dinanzi al capitano.

Era pallidissimo e si capiva che frenava a gran pena l’ira che bollivagli nel petto.

— Che cosa desiderate? — chiese coi denti stretti.

— Volevo comunicarvi che la mia nave è in vista della Nuova Caledonia, signor commissario — rispose il gigante con sottile ironia.

— E volete concludere?

— Che se desiderate sbarcare, metto a vostra disposizione una delle mie scialuppe, fornita d’armi, di munizioni e di viveri per qualche settimana.

— E voi credete che io sia così stupido di andare a farmi divorare da quei selvaggi?

— Ne troverete su tutte le isole dell’Oceano Pacifico, signor commissario del governo peruviano.

Avendo voi manifestata già altre volte l’intenzione di lasciare la mia nave, sono dispostissimo ad accontentarvi.