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72 Capitolo Decimo.

nord, ad una distanza di trentacinque o quaranta miglia, una vetta la quale si profilava nettamente.

— Vavau, — disse, volgendosi verso Cyrillo. — Se la brezza non scema, fra le undici e la mezzanotte noi approderemo.

— Non aspetteremo l’alba?

— È meglio cercare un rifugio finchè i selvaggi dormono, — rispose l’argentino. — Sono molto mattinieri e scorgendo la nostra nave ci verrebbero subito incontro colle loro piroghe. Preferisco evitarli, almeno per ora.

— Troveremo una baia?

— Ve n’è una spaziosa al sud dell’isola e ci dirigiamo precisamente in quel luogo. Vi sono degli isolotti e anche dei bassifondi e delle scogliere, ma sapremo evitarli.

Le tenebre che erano calate rapidamente, avevan ben presto nascosta la vetta, però l’argentino l’aveva ormai esattamente rilevata ed era certo di raggiungerla.

Stavano per mettersi a cenare, quando Sao-King, il quale stava alla ribolla, notò verso il sud un fuoco che brillava vivamente, spiccando fra le tenebre.

— Signor Vargas, — disse. — Lo vedete?

— Qualche piroga? — chiese l’argentino.

— Non usano portare fanali come le nostre scialuppe e poi una lanterna non spanderebbe tanta luce.

— Eppure non vi è alcuna terra in quella direzione. Quel fuoco brucia sul mare.

— Che cosa credete che sia? — chiese il commissario.

— Non lo saprei, signore.

— Che qualche nave abbruci?

— Non mi pare, e poi, guardate, se ne vede un altro un po’ più al sud.

— Seguono la nostra stessa rotta?

— Sì, signor de Ferreira.

— Che siano segnali che si scambiano delle piroghe?

— Può essere, — rispose l’argentino la cui fronte si era abbuiata.

— Mi sembrate inquieto, signor Vargas.

— Se questi fuochi fossero invece accesi sulle scialuppe del capitano? — chiese ad un tratto l’argentino.

— Che la burrasca li abbia risparmiati?

— Possono essersi rifugiati alla Rocca Fumante ed aver ripreso il largo più tardi, signor Cyrillo.

— Avevano intenzione di dirigersi qui?

— Il capitano prima di lasciar la nave mi aveva detto che intendeva approdare alle Tonga.

— Desidererei ardentemente che quel cane di avvelenatore sbarcasse fra queste isole! — esclamò Sao-King, con accento d’odio. — Non sfuggirebbe di certo alla mia vendetta!...