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126 Capitolo diciasettesimo


— Voglio la mia futura moglie!... — urlò Pandaras, con furore.

— La tua futura moglie ha rinunciato al suo futuro marito e m’incarica di dirti che sei una canaglia, appena degna di venire mangiata dai coccodrilli, — rispose Hong.

— Vi ucciderò tutti!...

— La porta è aperta, anzi non vi è nemmeno, puoi quindi entrare per venire a torcerci il collo; ti prevengo però di non farti vedere, perchè la mia prima palla sarà per te, pezzo di briccone!... —

La risposta che ricevette Hong consistette in quattro colpi di fucile, che ottennero il solo risultato di troncare alcuni bambù.

Il chinese che aveva veduto di dove erano partiti e che scorgeva ancora il fumo ondeggiare sulle canne, puntò rapidamente la carabina e fece fuoco. Un grido acuto lo avvertì del buon esito della sua palla.

— Ecco la risposta, amico Pandaras — gridò, raggiungendo i compagni che si tenevano nascosti dietro una piega del suolo. — Se desideri altri di questi ninnoli, ne abbiamo un buon numero. —

Poi gettandosi a terra, a fianco di Than-Kiù, aggiunse:

— Attenti a impedire il guado; se giungono qui per noi sarà finita. Pandaras ci farà scorticare come le scimmie. —

Cominciava a sorgere il sole quando i pirati, che si erano radunati presso l’estremità della penisola, cominciarono a mettersi in moto per forzare il guado.

Erano una cinquantina, ma non disponevano che di sei fucili e di qualche pistolone, dei veri catenacci di ben poco valore.

Mentre i moschettieri aprivano il fuoco, gli altri scesero animosamente la riva con i bolos ed i kampilang in pugno per attraversare di corsa il canale. Il loro assalto fu bruscamente arrestato dai coccodrilli.

Una ventina di giganteschi rettili aveva invaso il bassofondo, per disputarsi l’orso che dondolava sulla cima dei bambù. Quei mostri, furiosi per non poter giungere ad addentare la preda che si trovava troppo in alto, si accavallavano confusamente e sfogavano la loro delusione con tremendi colpi di coda che schizzavano sprazzi d’acqua e di fango in tutte le direzioni.

Vedendo apparire i pirati, si volsero da quella parte con l’intenzione di rifarsi sulla carne succolenta degli uomini, costringendoli così a battere precipitosamente in ritirata, malgrado gli urli rabbiosi di Pandaras, il quale tuttavia si teneva prudentemente indietro.

Ma il colmo fu quando cominciarono a tuonare le carabine degli assediati.

Quattro uomini caddero un dietro l’altro, poi altri tre, con grande soddisfazione dei coccodrilli.