Pagina:Salgari - Il Re dell'Aria.djvu/108

Da Wikisource.
106 Capitolo IX.


bere troppo e quando è pieno di votka e di champagne il suo cervello si annebbia maledettamente e la sua lingua s’ingrossa a tal punto che certe volte non riesco più a capirlo.

— Tira innanzi presto, figliuola, — disse il capo della gaida, facendo un gesto d’impazienza. — Noi non abbiamo tempo da perdere.

— Dammi allora da bere se vuoi che la mia lingua prenda maggior elasticità.

— Tu hai un brutto vizio, fanciulla.

— Tu sai meglio di me, atman, che lo champagne piace più alle donne russe che alle francesi.

— Bevi e tira innanzi. —

Olga si riempì la coppa e, come prima, la vuotò d’un colpo, facendo schioccare la lingua con visibile soddisfazione.

— Prosegui, — disse l’atman con voce imperiosa.

— Egli mi ha adunque narrato che il suo padrone, il barone di Teriosky, è partito per un lungo viaggio con una giovane bellissima, figlia d’un alto personaggio, della quale si era pazzamente innamorato e che aveva fatto violentemente rapire dai suoi servi.

— Sapresti dirmi dove l’ha condotta? — chiese Boris il cui viso era spaventosamente alterato.

— Questo non volle dirmelo mai, per quanto avessi insistito. Anche ubbriaco quel dannato uomo non ha voluto tradire il segreto del suo padrone, — rispose Olga. — Ho potuto solamente sapere da lui che quella fanciulla era figlia d’un uomo di mare, che il suo padrone aveva fatto esiliare in non so più quale penitenziario della Siberia orientale.

— A Sakalin, — disse Boris.

— Sì, io ho udito pronunciare questo nome.

— E poi? — chiese Wassili il quale appariva estremamente commosso per l’intenso dolore che traspariva dal viso del suo disgraziato fratello.

— Una sera che era più ubbriaco del solito mi confessò, vantandosene, di essere stato lui a nascondere nel palazzo del padre di quella fanciulla, dei documenti compromettenti, falsificati da non so quale furfante, e di avere poi avvertito la polizia.

— Chi? L’intendente del barone!... — esclamò Boris balzando in piedi.

— Sì, mio signore.

— E quel miserabile che ha rovinato due oneste persone, me e mio fratello, vive ancora!...