Pagina:Salgari - Il re della prateria.djvu/215

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capitolo xi. — il campo degli apaches. 209

— Ne sono certo. Montate tutti in arcione, e seguitemi. —

Gli arrieros risalirono sulle loro mule, Sanchez ed il marchese sui loro cavalli e scesero nel fiume, che in pochi minuti attraversarono, non essendo più largo di centoventi metri e assai basso.

Giunti sulla sponda opposta scesero d’arcione, avvolsero le teste degli animali colle coperte per impedire che nitrissero, e s’avanzarono cautamente, aprendosi il passo fra le artemisie eterne, le genziane e le obione, specie di acacie che somigliano al cammel thorn (acacie delle giraffe).

Procedendo con mille precauzioni per non fare rumore e tenendo gli occhi bene aperti per non cadere in un agguato, giunsero ben presto dinanzi ad una vasta radura circondata di alberi.