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102 Capitolo decimo


Fra i due Capi estremi della Norvegia si aprono due dei più profondi fjords, il Forsanger che si affonda nella penisola scandinava fino a Laxelven, ed il Lasce, che bagna la penisola di Spirte-Njarga.

La Stella Polare, sempre rollando vivamente, fila dinanzi alla penisola di Tjorgosch intravedendo per pochi momenti i due villaggetti di Skjäbningb e di Sandyfjord, scorge quello di Gamvik e scende verso l’imboccatura del Tanafjord, filando a tutto vapore verso Vardö, terza tappa dopo Laurvik.

Un numero infinito di uccelli popolano quelle spiagge. Sono tutti bianchi, grossi come le nostre allodole e sono tanti che certe volte offuscano i raggi solari.

– Ci sarebbero qui da fare degli arrosti colossali, – osserva Cardenti. – E dire che da noi partono all’alba per tornare a casa con quattro passerotti!... –

Se le coste sono ricche di volatili, anche il mare sembra ben popolato di pesci. Banchi di merluzzi compariscono di tratto in tratto e dietro ad essi si mostrano, in buon numero, anche dei narvali, questi abitanti delle fredde acque dell’oceano Artico.

Sono bei pesci, dotati d’una agilità straordinaria, d’una tinta azzurra e bianco argentea, a macchie semi-circolari, difficilissimi a prendersi e anche talvolta pericolosi, essendo armati d’un corno scannellato, aguzzo, d’un avorio compattissimo, e che è lungo un terzo e qualche volta perfino la metà del pesce.

Una vera singolarità quel dente, formato da un incisivo della mascella superiore e che si protende diritto.

Un tempo anzi a quei corni si annetteva un’importanza curiosa, attribuendo ad essi delle proprietà magiche. Si credevano un antidoto preziosissimo e molti li conservavano per preservarsi dai veleni.

Assaliti, non di rado si rivoltano contro i pescatori e riescono a trapassare, col loro corno, anche le scialuppe, mettendole in serio pericolo.

La Stella Polare intanto proseguiva la sua corsa, fiancheggiando le coste settentrionali della Norvegia. Oltrepassato il Konings-fjord, aveva cominciato a ridiscendere lievemente verso il sud, incurvandosi la costa.

Navigando in vista di pochi miserabili villaggi, abitati da lapponi,