Pagina:Salgari - La Stella Polare.djvu/116

Da Wikisource.
108 Capitolo decimo

quindi ad Arcangelo, dove la attendevano per completare il carico e rinnovare la ormai quasi esausta riserva di carbone.

– Ecco una città che si lascia senza rimpianto, – aveva detto il capitano Evensen al signor Stökken. – Vi è il pericolo, trattenendosi un po’ là dentro, di portarsi via dei brutti ricordi lapponi.

– Entreremo nel Varange-fjord? – chiese l’ingegnere che spingeva i suoi sguardi verso l’ampia imboccatura che s’apriva al di là di Kiberg.

– No, – rispose il capitano. – Guardate, abbiamo messa la prora verso quella punta che vedete delinearsi proprio dinanzi a noi. Sapete quale terra essa sia?

– Deve esser terra russa, suppongo.

– Sì, signor Stökken; è il capo Njemezki dell’isola di Ribatschi.

– E quelle grandi macchie oleose che ondeggiano alla nostra destra, cosa sono, signor Evensen?

– Avanzi di balene che il riflusso porta fuori dal Varange-fjord e che provengono dagli stabilimenti del signor Foin.

– Del re dei balenieri?

– Sì, signor Stökken. Foin è precisamente il re dei balenieri e si deve a lui la fortuna di queste popolazioni.

– Ho sentito parlare molto di quel signore.

– È lui che ha inventato la pesca moderna dei giganti del mare. Come voi sapete, una volta i balenieri si accontentavano di prendere ai grandi cetacei la grascia ed i fanoni, abbandonando agli uccelli marini ed ai pesci-cani quei colossali corpacci. Il signor Foin, che durante la sua gioventù era stato un abile pescatore di balene, cercò il modo di utilizzare quegli ammassi di carne. Essendo diventato discretamente ricco, arma parecchi piccoli vapori e li manda al Capo Nord, luogo anche oggidì frequentato dai giganti del mare, ordinando ai suoi equipaggi di rimorchiare le prede a Vadsö, e fa innalzare in una isoletta deserta, un grandioso stabilimento per la fondita delle materie grasse. Da allora le balene non vengono più abbandonate alle onde. I piccoli vapori le trascinano dinanzi agli stabilimenti del signor Foin e vengono completamente distrutte. Gli enormi ammassi di carne vengono raccolti con cura e se ne fa ora un ottimo guano e perfino le ossa vengono utilizzate. Questa nuova