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Il mar Bianco 171

nosciuta per inglese, fumava verso il nord-ovest, in rotta per Arcangelo.

L’indomani, la Stella Polare, sempre favorita dal tempo tranquillo, imboccava lo stretto della penisola di Kola facendo rotta verso quella di Kanin, terra che si protende verso il nord per molte diecine di miglia e che ha vagamente la forma di un dente.

Anche là numerosissimi uccelli marini, mescolati a non poche oche bernide, a gazze marine ed a labbi. Fra le onde invece qualche narvalo e presso la costa qualche foca sdraiata fra le rocce.

Il 14 luglio la Stella Polare doppiava la penisola di Kanin salutando l’ultima terra europea. Infatti al di là non doveva incontrare più nessuna costa del vecchio continente, eccettuate le due isole della Nuova Zembla.

Entrava allora nell’ampio mare di Barentz che bagna contemporaneamente le isole summenzionate, quelle dello Spitzbergen e la Terra di Francesco Giuseppe, campo di pescatori di balene, essendo ancora numerosi quei cetacei, non ostante le cacce secolari continuate, con feroce accanimento dagli inglesi, dai danesi, norvegesi e dagli olandesi.

Un tempo quel vasto bacino era frequentato da un gran numero di velieri, ma ora è percorso solamente da poche baleniere.

I cetacei, troppo perseguitati, si sono ritirati più al nord, cercando un asilo più sicuro fra i campi di ghiaccio del polo.

Trecent’anni or sono, una vera lotta si era impegnata in questo mare, ora così poco frequentato, fra gli olandesi, gli inglesi ed i norvegesi, per avere il monopolio della pesca delle balene.

Intere flotte salpavano, in quei tempi, per i mari Artici per dare la caccia a quei giganti del mare. Le isole dello Spitzbergen erano allora forse più note del giorno d’oggi, e così pure le coste della Siberia.

Si narra che dal 1696 al 1722 furono impiegati dagli olandesi l’enorme numero di cinquemila e ottocento vascelli, catturando trentamila e novecento balene.

Fu la distruzione della balena franca, chiamata dagli inglesi black-wale. Questa specie si crede che ormai sia se non scomparsa, prossima a scomparire.