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La scoperta della Terra di Francesco Giuseppe 215


Tuttavia nel primo impeto di entusiasmo, quegli uomini si slanciano sui banchi di ghiaccio, come se avessero potuto raggiungere così facilmente quella terra che sempre più emergeva.

Giunti all’estremità del wake s’accorgono che sono ancora a quindici miglia da quella costa.

Non potendo andare più innanzi scalano una montagna di ghiaccio per cercare di distinguere meglio la configurazione di quel misterioso paese, di cui i navigatori non avevano mai sospettata l’esistenza.

Fu dall’alto di quell’ice-berg che gli austro-ungarici battezzarono quelle terre col nome di Francesco Giuseppe in onore del loro sovrano.

Dal Capo Tegetthoff, così chiamata la prima altezza scoperta, fino ai contorni indecisi che si prolungavano verso il nord-ovest, la fronte rilevata abbracciava non meno d’un grado di latitudine; ma poichè le parti più meridionali si trovavano molto lontane dalla nave, i membri della spedizione mancavano di elementi per determinare, anche approssimativamente, la configurazione topografica della terra scoperta.

Intanto la deriva spingeva lentamente la nave fra quelle grandi isole che continuavano a delinearsi in varie direzioni.

Il 31 ottobre il Tegetthoff si trovava a tre sole miglia da un promontorio assai basso.

Era il momento atteso dagli esploratori per visitare quelle terre che da tanto tempo apparivano ai loro occhi senza poter porvi sopra i piedi.

Payer, seguìto da alcuni compagni, scala gli hummoks che circondano la nave e si slancia, attraverso i banchi di ghiaccio, giungendo felicemente su quella costa tanto sospirata.

«Il suolo su cui posammo il piede, – narra il fortunato esploratore, – era composto di un miscuglio di neve, di roccia e di ghiaia d’ogni specie, insieme congelati, ed era il più orribile del mondo; ma per noi fu come un ridente vestibolo del paradiso.

Meravigliati della nostra conquista, spingevamo lo sguardo curioso in ogni crepaccio di rupe, toccavamo amorosamente ogni masso e senza lesinare, adulavamo ogni fenditura riempita di ghiaccio chiamandola un ghiacciaio.