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Una terribile avventura | 69 |
– Certamente, – rispose il capitano.
– Bell’idea di andare a caccia nelle terre polari.
– Questi principi italiani hanno buon sangue nelle vene, signor Stökken. Nè il mare nè i pericoli fanno loro paura.
– E sembra che nemmeno la principessa abbia paura nè dei ghiacci nè degli orsi bianchi.
– Un’altra buona schiatta, signor Stökken. È figlia del principe Nikita del Montenegro, il più valoroso soldato dell’Europa intera.
– Noi però andremo ben più lontani.
– La nostra non è una gita di piacere, bensì una vera spedizione.
– Lo si spera. La stagione promette bene e dopo Arcangelo faremo una buona corsa fino alla Terra di Francesco Giuseppe.
– Ditemi, capitano, credete possibile che si trovino delle tracce della spedizione di Andrée?... –
Il capitano si era arrestato guardando fisso l’ingegnere, poi, dopo alcuni istanti, disse:
– Siete anche voi uno di coloro che credono alla possibilità che Andrée sia ancora vivo?...
– Ve ne sono tanti in Norvegia, compreso il fratello dell’esploratore.
– Conoscete tutti i particolari della spedizione?
– Vagamente. In quell’epoca io mi trovavo molto lontano dalla Norvegia. –
Il capitano Evensen guardò il mare e le coste norvegesi che si delineavano, un po’ confusamente, verso oriente, poi prendendo sotto il braccio l’ingegnere, gli disse:
– Ascoltatemi e poi giudicherete se vi è qualche probabilità che Andrée sia vivo e che possiamo trovarlo sulla Terra di Francesco Giuseppe. –