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La ritirata di Cervera 301

La potente corazzata Indiana, comandata dal capitano di vascello Foyler, che si trovava la più prossima al canale, apre pel primo il fuoco vomitando granate di grosso calibro e nembi di proiettili minori. I suoi giganteschi pezzi delle torri ed i suoi numerosi cannoni a tiro rapido tuonano furiosamente, senza posa, spazzando il mare e la costa ed infilando la coperta dell’Almirante Oquendo.

Il Brooklyn, uno dei più forti incrociatori americani ed il Texas si uniscono ad essa per battere in breccia le corazze della povera nave.

La Yowa, la più mostruosa delle corazzate degli Stati Uniti, l’Oregon ed il Massachussett si gettano addosso al Cristobal Colon che muove rapido al largo, mentre le altre stringono da presso la Viscaya e l’Infanta Maria Teresa coprendole con una pioggia di acciaio ed un turbine di granate.

Il forte del Morro allora entra in azione, tentando di proteggere disperatamente la squadra spagnuola. I suoi cannoni Krupp tuonano senza posa, affrettatamente, con un rombo assordante, lanciando ovunque le loro masse d’acciaio ma con poca fortuna poichè la distanza aumenta di momento in momento.

Le quattro corazzate spagnuole, col grande stendardo di Spagna inchiodato sull’asta di poppa, filano a tutto vapore per sfuggire al cerchio di ferro che tenta di rinserrarle.

I loro cannoni tuonano con un crescendo spaventoso. Dalle torri della coperta e dai sabordi, escono senza interruzione torrenti di proiettili, mentre i comandanti, impavidi fra lo scoppiare delle enormi granate americane, comandano freddamente la manovra.

Dovunque sorgono nuove navi, dovunque nuovi avversari. Dinanzi, di dietro, sui fianchi, il nemico, quattro volte più poderoso e più numeroso accorre a stringerle ed a tempestarle di messaggieri di morte. Ma che importa? Avanti sempre per l’onore della Spagna!...

In mezzo a quell’assordante rimbombo, a quello incrociarsi di navi, a quella confusione orrenda, il piccolo Yucatan guidato dalla marchesa, si è gettato sotto la costa e fugge disperatamente, ma le due contro-torpediniere, il Furor ed il Pluton non l’hanno seguìto.

Le due piccole navi si gettano animosamente in mezzo a quei colossali avversari, tentando almeno di farne saltare qualcuno coi siluri.

Sono due giuocattoli in paragone alle grosse corazzate americane, però hanno gente di fegato a bordo.

Il Furor si getta addosso all’Indiana tentando di torpedinarla. Due navi, il Glowcester ed il Corsair sbarrano la via alle due contro-torpediniere, tempestandole di proiettili.

Millequattrocento colpi vengono sparati contro le due piccole navi in pochi minuti, sfondando loro i fianchi, fracassando la coperta, abbattendo alberi e ciminiere.