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CAPITOLO XIV.

La caverna delle morse.


L

a scoperta di una grande riunione di morse nulla aveva di straordinario, essendo abituati, questi grossi e preziosi anfibi, a vivere in truppe numerosissime. Come già dicemmo, dei capitani balenieri e dei cacciatori di foche altre volte ne avevano trovati così tanti riuniti in alcune località, da ucciderne otto o novecento in sole poche ore.

Non era neanche straordinario il fatto di averli trovati raccolti in una caverna marina, poichè sembra che quei mostri polari, durante i grandi freddi, cerchino sovente dei rifugi presso la costa, in luoghi ben riparati.

Mastro Tyndhall aveva già saputo che altri cacciatori ne avevano trovati delle centinaia nascosti nelle numerose caverne marine delle coste di Groenlandia, del Cumberland e anche su quelle di Cockburn.

I marinai, che avevano sentito ridestarsi la loro passione di cacciatori, si erano affrettati ad armarsi dei ramponi, delle scuri e delle pistole, mentre mastro Tyndhall raccoglieva tutte le munizioni che ancora rimanevano e caricava precipitosamente il fucile.