Pagina:Salgari - Sul mare delle perle.djvu/177

Da Wikisource.

cap. xi. — il capitano della guardia 155

e avete fatto bene a dormire. Non so se ne avrete il tempo più tardi.

Era il capitano della guardia che così gli parlava.

Jean Baret si era alzato subito.

— Ah! Siete voi! — esclamò.

— E vi reco una buona nuova.

— Quale?

— Fra un’ora partiamo.

— Per dove?

— Per la foresta.

— Oh!...

— Sì, signor uomo bianco. Avevo appena fatto al marajah la proposta di intraprendere una battuta nelle foreste, che già dava gli ordini opportuni per preparare la spedizione. Ha accettato sopratutto l’idea di andar a purgare il lago dai coccodrilli che lo infestano, anzi ha trovato l’idea assai originale.

— E partiamo fra un’ora!...

— Il marajah desidera accamparsi nella foresta. È un po’ bizzarro il principe, e poi, prima di recarsi al lago, vuol provare i suoi nuovi elefanti, ammaestrati recentemente dai mahuts.

— Contro chi?

— Contro le tigri della jungla.

— Cosicchè avremo doppia partita di caccia! — esclamò Jean Baret, con aria trionfante. — Gli avete detto che desideravo anch’io seguire la spedizione?

— Anzi il marajah ha messo a vostra disposizione un elefante, affidando a me la vostra sorveglianza. Desidera vedervi alla prova.