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CAPITOLO XIII.

Il rapimento di Maduri.

La caccia era terminata da parecchie ore e le tenebre erano calate, quando Jean Baret ed il capitano della guardia lasciavano inosservati il campo, per dirigersi verso il lago.

Ai servi avevano detto che si recavano a cacciare, in mezzo ai canneti, le anitre notturne e che sarebbero tornati verso la mezzanotte, quindi avvertissero il marajah, nel caso che fossero stati chiamati.

Attraversato il campo, che era illuminato da immensi fuochi per preparare le cene, il francese ed il capitano costeggiarono la palude ove aveva avuto luogo la battuta dei coccodrilli, poi si nascosero in mezzo alle macchie, avviandosi verso il lago, che distava non più di mille passi.

La notte era oscurissima, ma Jean Baret, che aveva visitato quei luoghi di giorno, era sicurissimo di non smarrirsi e di ritrovare il gruppo di canne che aveva indicato a Durga.

— Che siano già giunti? — chiese il capitano.

— Li troveremo, — rispose il francese. —