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Del Terzo Carlo ec. Questi è Carlo detto il Pacifico, Principe di Durazzo, che fu mandato da Lodovico re di Ungaria ad istanza di Urbano VI. ad impadronirsi del regno di Napoli, il quale esacerbato pel favore, che la regina Giovanna di Napoli accordava all’Anti-Papa Franzese Clemente VII., voleva vendicarsene sotto pretesto di vendicare la morte di Andreasso, fratello di Lodovico, e marito di Giovanna, fatto da lei strangolare per mano di quelli co’ quali teneva un vituperevole commercio. Carlo condusse a buon termine la sua impresa, poichè di fatto mise in rotta l’armata di Giovanna, comandata da Ottone, Duca di Brunsvico, s’impadronì di Napoli, e ne fu incoronato Re: egli poco dopo s’incoronò anche Re di Ungaria; tanto ebbe prospera la sorte nel corso di pochi anni; ma da ultimo fu assassinato in una festa da ballo.

L’antica Sinaessa, città della Campania, oggi detta Sessa.

Linterno, oggi castello quesi del tutto rovinato fra il Volturno e Cuma, presso il mare. Ivi si ritirò vcipione l’Africano per vivere in quiete dopo le sue militari fatiche e per fuggire l’invidia de’ maligni.

Lanzilao, o Ladislao, figliuolo di Carlo III., del quale abbiamo parlato sopra. Egli fu non meno di suo padre re di Napoli, e quindi anche re di Ungaria. I Fiorentini, a cui Ladislao voleva muover guerra, temendo le sue forze, con grossa somma di danaro corruppero un medico, una figlia del quale era da quel re amatissima, affinchè lo avvelenasse. Il medico diede alla figlia un unguento, assicurandola che se con esso ella ungesse le parti naturali, il re avrebbe continuato ad amarla sino alla morte. Così Ladislao avendo con lei giaciuto, fu con lei medesima avvelenato, e morì poco tempo dopo.

In man di femmina ec. Questa è Giovanna II., la quale succedette a Ladislao, suo fratello, nel regno di Napoli. La vita di questa regina è delle più curiose che mai si possan leggere per la sua incostanza, e nel tempo stesso per la somma sua accortezza e forza d’animo ne’ pericoli più gravi.

Alfonso Re di Aragona. Martino V. avea privato Giovanna II. del regno di Napoli, ed ella per avere un sicuro appoggio chiamò Alfonso di Aragona, uomo di molto valore, e l’adottò per suo figliuolo. Questi occupò tutto il regno, e lasciollo a’ suoi discendenti.

Fra queste solitudini d’Arcadia, ove, con vostra pace il dirò, ec. Qui è certo che il Sanazzaro intende di parlare della Francia. Non istupiamoci però, se così male ne parla. Egli la viaggiò in tempo delle sue afflizioni, e dimorò in