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EGLOGA QUARTA.

logisto ed elpino.


Logisto.

Chi vuol udire i miei sospiri in rime,
Dorme mie care, e l’angoscioso pianto,
E quanti passi tra la notte e ’l giorno
Spargendo indarno vo per tanti campi;
Legga per queste quercie e per li sassi,
Che n’è già piena omai ciascuna valle.

Elpino.

Pastori, uccel nè fiera alberga in valle,
Che non conosca il suon delle mie rime;
Nè spelunca o caverna è fra gli sassi,
Che non rimbombe al mio continuo pianto;
Nè fior nè erbetta nasce in questi campi,
Ch’io non la calchi mille volte il giorno.

Logisto.

Lasso, ch’io non so ben l’ora nè ’l giorno,
Che fui rinchiuso in questa alpestra valle;
Nè mi ricordo mai correr per campi
Libero o sciolto; ma piangendo in rime
Sempre in fiamme son visso; e col mio pianto
Ho pur mosso a pietà gli alberi e i sassi.

Elpino.

Monti selve fontane piagge e sassi
Vo cercand’io, se pur potessi un giorno
In parte rallentar l’acerbo pianto;
Ma ben veggio or che solo in una valle
Trovo riposo alle mie stanche rime,
Che mormorando van per mille campi.