Pagina:Sarpi, Paolo – Istoria del Concilio tridentino, Vol. I, 1935 – BEIC 1916022.djvu/101

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libro primo - capitolo iv 95


nia. Per il che concesse che alcuni principi s’interponessero e trovassero modo di concordia. Per questo effetto anco si negoziarono molti capi e condizioni di convenzione per tutto quest’anno del 1531. E per darli qualche conclusione fu ordinato una dieta in Ratisbona per l’anno seguente.

Tra tanto le cose restavano piene di suspizioni, onde le diffidenzie tra l’una parte e l’altra piú tosto crescevano. Ed occorse quest’anno anco in svizzeri un notabile evento, il quale fu causa di componer le cose tra loro. Imperocché, quantonque la controversia, nata per causa della religione tra quei di Zurich, Berna e Basilea da una parte contra li cantoni pontifici, fosse stata piú volte per interposizione di diversi sopita per allora, gli animi però restavano esulcerati, e nascendo quotidianamente qualche nova occasione di disgusti, spesso le controversie si rinnovavano. Quest’anno furono grandissime, avendo tentato quei di Zurich e di Berna impedir le vettovaglie alli cinque cantoni: per il che l’una parte e l’altra s’armarono. Nel campo de’ zuricani uscí con loro Zuinglio, se ben da molti amici esortato a rimaner a casa e lasciar che un altro andasse a quel carico; il che egli non volse a nessun modo, per non parer che solo nella chiesa dasse animo al populo e li mancasse in occasione pericolosa. Vennero a giornata alli n ottobre, nella quale quei di Zurich ebbero il peggio e restò anco Zuinglio morto: di che ebbero piú allegrezza li cattolici che della vittoria; anzi per questo fecero diversi insulti e ignominie a quel cadavero. E quella morte fu potissima causa che, per interposizione d’altri, di nuovo s’accomodarono insieme, ritenendo tutte due le parti la propria religione; tenendo per fermo li cinque cantoni cattolici che, levato di mezzo quello che stimavano con le sue prediche esser stato autore della mutazione di religione nel paese, tutti dovessero ritornar alla vecchia. Nella qual speranza si confermarono tanto piú, perché Ecolampadio, ministro in Basilea, unanime con Zuinglio, morí pochi giorni dopo

per afflizione d’animo contratta per la perdita dell’amico, attribuendo li cattolici l’una e l’altra morte alla divina provvidenza,