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138 l'istoria del concilio tridentino


versato nella cognizione delle cose, giudicava poco a proposito, considerando, se li fulmini de’ suoi precessori non avevano sortito mai buon effetto in quei tempi quando erano creduti e riveriti da tutti, minore speranza esserci che, dopo pubblicata e ricevuta da molti una dottrina che li sprezzava, potessero farlo. Teneva per opera di prudenza il contenere nel fodro un’arma che non ha altro taglio se non nell’opinione di coloro contra chi si combatte. Ma del 1535 succeduta decapitazione del cardinale roffense, li altri cardinali li furono intorno a rimostrarli quanta fosse l’ignominia, quanto grande il pericolo di quell’ordine che era stimato sacrosanto e inviolabile, se fosse lasciato prendere piede a quell’esempio; imperocché li cardinali defendono il pontificato con ardire appresso tutti li principi per la sicurezza della propria vita, la quale quando fosse levata, e mostrato alli secolari che li cardinali possono esser giustiziati, sarebbono costretti operare con troppo timore. Il pontefice però non partí dalla risoluzione sua, ma trovò un temperamento non piú usato da papa alcuno, di alzare la mano col fulmine e minacciare di tirarlo, ritenendolo però, senza lanciarlo, e con questo modo sodisfare alli cardinali e alla corte e altri, e non metter in prova la potestá pontificale. Formò per tanto il papa un processo e sentenzia severissima contra quel re sotto il di 30 agosto 1535, e tutt’insieme suspese la pubblicazione a suo beneplacito, lasciata però andare la copia occultamente in mano di chi sapeva gliel’averebbe fatta capitare, e facendo camminar il rumore della bolla formata e della suspensione di essa, con fama che presto presto, levata la suspensione, si venirebbe alla pubblicazione, e con disegno di non venirci mai.

E se bene non era senza speranza che il re, o per timore del fulmine fabbricato, o per l’inclinazione del suo popolo, o per sazietá delli supplicii contra gli inobedienti al suo decreto, s’inducesse, o per interposizione dell’imperatore o del re di Francia (quando per le occorrenze del mondo fosse costretto unirsi con alcuno di loro) fosse indotto a cedere, principalmente però si mosse per la causa su detta, acciò egli