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Pagina:Sarpi, Paolo – Istoria del Concilio tridentino, Vol. I, 1935 – BEIC 1916022.djvu/220

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214 l'istoria del concilio tridentino


constanziense, e seguito dal basiliense, che non si devono imitare; ma essendo il modo usato nell’ultimo lateranense ottimo e decentissimo, seguissero quello, potendo anco con quell’esempio recente e ben riuscito serrar la bocca a chi ne proponesse altro. E per quello che tocca la condanna degli eretici e le materie da trattare, e delle altre cose da loro richieste, che opportunamente gli sarebbe dato ordine: tra tanto, secondo il costume degli altri concili, si trattenessero nelle cose preambule: che la presidenza loro fosse mantenuta con quel decoro che conviene a legati della sede apostolica, procurando insieme col decoro dar anco sodisfazione a tutti; ma sopra ogni cosa usando diligenza che li prelati non uscissero delli termini della onesta libertá e riverenza verso la sede apostolica.

Era cosa piú urgente l’aiutar li prelati che potessero far le spese: per questo mandò un breve, nel quale esentava dalle decime tutti li prelati del concilio, e li concedeva la participazione di tutti li frutti ed emolumenti in assenzia, tanto quanto se fossero stati presenti; mandò anco due mila scudi per sovvenir li vescovi indigenti, ordinando che si facesse senza aver rispetto che ciò fosse pubblicato, poiché, risaputosi ancora, non poteva esser interpretato se non officio amorevole de un capo del concilio.

Questo luoco ricerca, per le cose dette e che si diranno in varie occasioni circa il modo di dire li pareri in concilio, chiamato «dir li voti», che si dica come anticamente si faceva e come s’è pervenuto all’usato in questi tempi. L’adunanza di tutta una Chiesa per trattare in nome di Dio le occorrenzie per la dottrina e disciplina è cosa antichissima, usata dalli santi apostoli nell’elezione di Mattia e delli sette diaconi; e a questo sono assai simili li concili diocesani: ma del convenir persone cristiane da piú luochi e lontani per trattar insieme vi è il celebre esempio degli Atti apostolici, quando Paulo e Barnaba con altri di Soria convennero in Gerusalem con gli apostoli e altri discepoli che quivi si ritrovarono, sopra la questione dell’osservanzia della legge. E se ben si