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280 l'istoria del concilio tridentino


congiongersi a corpo infetto ricevi infezione spirituale, esser una transcendenza impercettibile. Il patto di Dio con Adamo lo provava per un luoco del profeta Osea, per un altro dell’Ecclesiastico e per diversi luochi di sant’Agostino. Il peccato di ciascuno esser il solo atto della transgressione di Adamo, lo provava per san Paulo, quando dice: «Per l’inobedienza d’un uomo molti sono fatti peccatori;» e perché non si è mai inteso nella Chiesa peccato esser altro che l’azione volontaria contra la legge, (ma altra azione volontaria non fu se non quella di Adamo), e perché san Paulo dice per il peccato originale esser entrata la morte: la qual non è entrata per altro che per l’attuale transgressione. E per prova principalissima portò che, quantonque Eva mangiasse il pomo prima di Adamo, però non si conobbe nuda né incorsa nella pena, ma solo dopo che Adamo ebbe peccato. Adonque il peccato di Adamo, sí come fu non solo proprio, ma anco d’Eva, cosí fu di tutta la posteritá.

Ma fra’ Dominico Soto per defesa dell’opinione di san Tomaso e degli altri teologi dalle obiezioni del Catarino portò una nuova dechiarazione, dicendo che Adam peccò attualmente mangiando il frutto vietato, ma dopo restò peccatore per una qualitá abituale che dall’azione fu causata, come per ogni azione cattiva si produce nell’anima dell’operante una tal disposizione, per quale, anco passato l’atto, resta e vien chiamato peccatore. Che l’azione di Adamo fu transitoria, né ebbe essere se non mentre egli operò; che la qualitá abituale rimanente in lui passò in la posteritá e in ciascuno si transfonde propria. Che l’azione di Adamo non è il peccato originale, ma quell’abituale conseguente, e questa chiamano li teologi «privazione della giustizia». Il che si può esplicar considerando che l’uomo si chiama peccatore, non solo mentre attualmente transgredisce, ma ancora dopo, sin tanto che il peccato non è scancellato; e questo non per rispetto delle pene o altre consequenze al peccato, ma per rispetto della transgressione medesima precedente, sí come quello che fa l’uomo curvo sin tanto che non si ridrizza, e si dice tale non per l’azione