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libro secondo - capitolo v 305


bedue fosse deliberato, che ciascun considerasse e dicesse il parere suo, e deputati padri che formassero il decreto per esser esaminato.

Li deputati a raccogliere gli articoli della giustificazione, avendo ricevuto gli estratti delle proposizioni notate da ciascuno per censurare, non erano intieramente concordi. Una parte di loro voleva che si scegliessero quattro o vero sei articoli fondamentali della nova dottrina, e quelli si condannassero, come s’era fatto nella materia del peccato originale, adducendo che conveniva seguir il principiato stile e l’esempio delli antichi concili, che, dichiarato l’articolo principale e condannata l’eresia, non discesero mai alle particolar proposizioni, ma dannando li libri delli eretici, con quell’universale comprendevano tutta la dottrina perniciosa: e cosí ricercar il decoro del concilio. Ma l’altra parte aveva mira a metter sotto censura tutte le proposizioni che potevano ricever sinistro senso, con fine di condannare quelle che per ragione meritavano; dicendo che questo è l’ufficio del pastore, discernere intieramente le erbe salubri dalle nocive e proibir totalmente queste al loro gregge, poiché una minima trascurata e ricevuta per sana, essendo morbosa, può infettare tutto il gregge. E se si vuol seguire l’esempio de’ vecchi concili, doversi imitare l’efesino, che sopra la dottrina di Nestorio fece li tanti e cosí celebrati anatematismi, che comprendono tutto quello che dall’eretico fu detto; e li concili d’Africa contra li pelagiani, che descendono alla condanna di tutte le proposizioni di questa setta.

La prima opinione senza dubbio proponeva modo piú facile, e averebbe piaciuto a chi desiderava presto fine del concilio, e lasciava aperta qualche fissura alla concordia che il tempo futuro potesse portare. La seconda nondimeno fu abbracciata, con dire che era ben esaminar tutte le proposizioni della dottrina luterana, per censurare e dannare quello che dopo matura discussione fosse parso necessario e condecente. E furono formati venticinque articoli.

I. La fede sola, escluse tutte le altre opere, basta alla

salute e sola giustifica.


Sarpi, Istoria del Concilio Tridentino - i 20