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312 l'istoria del concilio tridentino


Ma il Catarino sostenne che senza aiuto speciale di Dio l’uomo non può far alcun’opera, quale si possi chiamar veramente buona, eziandio moralmente; ma solo peccato. Per il che tutte le opere degl’infedeli, che da Dio non sono eccitati a venir alla fede, e tutte quelle de’ fedeli, peccatori inanzi che Dio gli ecciti alla conversione, se ben paressero agli uomini oneste, anzi eroiche, sono veri peccati; che chi le loda, le considera in genere e nella esterna apparenza; ma chi esaminerá le circostanze di ciascuna, vi troverá la perversitá. E quanto a questo non era da condannar Lutero, ma sí ben dovevano esser censurati li articoli, in quanto parlano delle opere seguenti la grazia preveniente, che sono preparazione alla giustificazione, quali sono l’abominazione del peccato, il timor dell’inferno e li altri terrori della conscienzia. Per confirmar la sentenzia sua portava la dottrina di san Tomaso, che per far un’opera buona è necessario il concorso di tutte le circonstanze, e per farla cattiva basta il mancamento di una sola; onde, se ben considerate le opere in genere, alcune sono indifferenti: in individuo però non vi è mezzo tra l’aver tutte le circonstanze o mancar di alcuna: per il che ciascuna particolar azione o vero è buona o vero è cattiva, né la indifferente si ritrova. E perché tra le circonstanze uno è il fine, tutte le opere riferite a fine cattivo restano infette; ma li infedeli riferiscono tutto quello che fanno nel fine della loro setta, che è cattivo: per il che, se ben paiono eroiche a chi non vede l’intenzione, sono nondimeno peccati; né esservi differenza che la relazione al fine cattivo sia attuale o abituale, poiché anco il giusto merita, se ben non riferisce l’opera sua attualmente a Dio, ma solo abitualmente. Diceva di piú, portando l’autoritá di sant’Agostino, che è peccato non solamente riferir al mal fine, ma anco il solo non riferir al buono dove si doverebbe; e perché defendeva che senza special aiuto di Dio preveniente l’uomo non può riferir in Dio cosa alcuna, concludeva che non vi potesse esser opera buona morale inanzi. Allegava perciò molti luochi di sant’Agostino, mostrando che fu di questa opinione; allegava ancora luochi