Pagina:Sarpi, Paolo – Istoria del Concilio tridentino, Vol. I, 1935 – BEIC 1916022.djvu/347

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libro secondo - capitolo vi 341


appunto contraria in termini, dicendo Dio: «Se il giusto abbandonerá la giustizia e commetterá iniquitá, non mi raccorderò li suoi benefatti». S’aggiongeva l’esempio di David, che commise l’omicidio e adulterio, di Maddalena, e di san Pietro che negò Cristo; si ridevano della inezia de’ zuingliani, che dicessero insieme il giustificato non poter perder la grazia e in ogni opera peccare. Li due ultimi furono dannati di temeritá concordemente, con eccezione di quelli a chi Dio ha fatto special revelazione, come a Moisé e alli discepoli, a’ quali fu revelato come erano scritti nel libro del cielo.

Finito l’esamine de’ teologi sopra il libero arbitrio e predestinazione, e formati anco li anatematismi in quelle materie, furono aggregati a quei della giustificazione alli luochi opportuni; a’ quali era opposto da chi in una parte, da chi in un’altra, dove pareva che vi fosse qualche parola che pregiudicasse all’opinione propria. Ma Giacomo Coco, arcivescovo di Corfú, considerò che dalli teologi erano censurati gli articoli con molte limitazioni e ampliazioni, le quali conveniva inferire negli anatematismi, acciò non si dannasse assolutamente proposizione la quale potesse ricever buon senso, massime stante il debito dell’umanitá di ricever sempre l’interpretazione piú benigna, e quello della caritá di non pensar male. Fu da diversi contradetto, prima per l’uso d’antichi concili, quali hanno dannato le proposizioni eretiche senza limitazione e nude, come sono dagli eretici asserite, e massime che in materia di fede, per condannar un articolo, basta abbia un senso falso che possi indur in errore l’incauti. Parevano ambedue le opinioni ragionevoli: la prima, perché era giusto che si sapesse che senso era dannato; la seconda, perché non era dignitá del concilio limitar le proposizioni degli eretici. S’aggiongeva a questo che tutti li canoni erano composti recitando l’opinione dannabile e soggiongendo per causa della condanna li luochi della Scrittura o dottrina della Chiesa alla quale s’oppone, pigliata la forma dal concilio di Oranges, e a similitudine di quei del peccato originale nella sessione precedente. Ma riuscendo nella maggior parte la lezione longa