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352 l'istoria del concilio tridentino


correzione, ma anco per poter esser ordinato da chi li piaceva, e in somma di non riconoscere il vescovo in alcuno conto.

Questo essendo lo stato delle cose, e richiedendo li vescovi rimedio, di loro alcuni piú veementi ritornavano alle cose dette nelle congregazioni precedenti l’altra sessione contra le esenzioni de’ frati; ma li piú prudenti, avendo ciò per tentativo impossibile da ottenere, stante il numero e grandezza degli ordini regolari e il favore della corte, si contentarono di levar quelle delli capitoli e persone particolari, e dimandarono che fossero revocate tutte. Ma li legati, con uffici particolari considerandogli che non tutta la riforma si poteva per quella sessione ordinare, che conveniva dare principio e lasciar anco la parte sua alli tempi seguenti, li fecero star contenti di levar esenzione solo nelle cause criminali alli preti particolari e frati abitanti fuori del chiostro e alli capitoli, come quelle di onde vengono inconvenienti maggiori; e le facoltá di dar li ordini clericali a chi non risiede nella propria diocesi; con promissione che si seguirebbe a provveder gli altri abusi nell’altra sessione.