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Pagina:Sarpi, Paolo – Istoria del Concilio tridentino, Vol. I, 1935 – BEIC 1916022.djvu/375

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libro secondo - capitolo vii 369


e attendendo alcuni la prima parte, proponevano che si trattasse della potestá ecclesiastica, dechiarando tutte quelle fonzioni spirituali e temporali che Dio li ha concesso sopra li fedeli, le quali dalli luterani erano negate. E questo piaceva all’universale delli prelati, perché era materia di facile intelligenza, senza spinositá scolastica, e dove averebbono potuto aver la parte loro. Alli teologi non era grato, non essendo quelle materie trattate da scolastici, onde non averebbono avuto che disputare, e sarebbe convenuto rimettersene per il piú a’ canonisti. Dicevano che li augustani non trattano di tutta l’autoritá ecclesiastica, ma di sola quella di predicare, della quale nella precedente sessione si era decretato quanto bastava: ma nella seconda parte era ben materia connessa e conseguente la giustificazione, cioè li sacramenti, che sono li mezzi per esser giustificati, e che questi era più conveniente far soggetto della seguente sessione. A questa aderivano li legati e li dependenti loro; in apparenza per le medesime ragioni, ma in loro segreto per un’altra piú potente, perché in quell’altra considerazione s’averebbe trattato dell’autoritá delli concili e del pontefice, e proposte molte materie scabrose e da non muovere.

Risoluto di trattar la materia de’ sacramenti, si considerò che era molta e ampia, e non potersi comprendere in una sessione, né manco potersi facilmente determinare in quante parti dividerla. Dalli augustani esser fatta breve coll’aver levati quattro sacramenti, de’ quali tanto piú esattamente si doveva trattare per restabilirli; pertanto esser bene che si dasse principio a discutere prima delli sacramenti in universale. E fu dato carico di ordinare li articoli tratti dalla dottrina luterana, descendendo anco alli sacramenti in particolare, de quanti fosse parso potersi far discussione; e acciocché la riforma seguisse la difinizione della fede e dogmi, consequentemente si mettessero insieme gli abusi occorrenti nel ministerio delli sacramenti, ordinando una congregazione de prelati e altri canonisti che discorressero li rimedi e sopra formassero

decreti; con ordine che, occorrendo nel medesimo giorno


Sarpi, Istoria del Concilio Tridentino - i 24