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libro secondo - capitolo viii 377


che da Dio nel paradiso fu instituito; e Cristo stesso, quando di quello parla (che era il luoco proprio per dirne l’autore), non allora a sé, ma al Padre nel principio attribuisce l’instituzione. Per tanti rispetti consegnavano che quel ponto non fosse aggiornto, acciò non si condannasse opinione da cattolici tenuta. Li dominicani in contrario, con qualche acerbitá di parole, affermavano che si possono esponere quei dottori e salvarli con varie distinzioni, perché essi si sarebbono sempre rimessi alla Chiesa; ma non era da trapassar senza condanna l’audacia luterana, che con sprezzo della Chiesa ha introdotto quelle falsitá; e non esser da tollerar ai luterani temerari quello che si comporta ai santi Padri.

Il secondo articolo della necessitá dei sacramenti volevano altri che non fosse dannato cosí assolutamente, ma fosse distinto, essendo certo che non tutti sono assolutamente necessari. Un’altra opinione era che si dovesse dannare chi diceva non esser li sacramenti necessari nella Chiesa, poiché certo è non tutti essere necessari ad ogni persona, anzi alcuni esser incompatibili insieme, come l’ordine e il matrimonio. La piú comune nondimeno fu che l’articolo fosse dannato cosí assolutamente per due ragioni: l’una, perché basta la necessitá di uno a far che l’articolo, come giace, sia falso; l’altra, perché tutti sono in qualche modo necessari, chi assolutamente, chi per supposizione, chi per convenienza, chi per utilitá maggiore; con maraviglia di chi giudicava non convenire con equivocazione tanto moltiplice formar articoli di fede; per sodisfar li quali, quando furono li canoni composti, si aggionse, condannando chi teneva li sacramenti non necessari, ma superflui, con questo ultimo termine ampliando la significazione del primo.

Dell’altra parte dell’articolo molti erano di parere che si omettesse, poiché, per quel che tocca alla fede, giá nella sessione precedente era difinito che sola non bastasse; e la distinzione del sacramento in voto, diceva il Marinaro, è ben cosa vera, ma dalli scolastici soli usata, all’antichitá incognita e piena di difficoltá; perché negli Atti degli apostoli