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416 l'istoria del concilio tridentino


la piú vicina a chi viene di lá dai monti, fertile e capace. Al modo pensando, risolvette di asconder in questo la persona sua, e operare che fosse fatto dalli legati come da loro, per l’autoritá che gli aveva data per la bolla data il 22 febbraro e mandatagli nell’agosto 1545. Che cosí facendo, se sopra la translazione fosse nata qualche opposizione, sarebbe addossata alli legati, ed egli come non interessato averebbe piú facilitá a mantenerla; e quando per qualche accidente occorresse mutar pensiero, lo potrebbe far con intiera sua dignitá. Adonque risoluto di tanto, spedí un privato gentiluomo familiare del Cardinal del Monte con lettere di credenza, a fare ad ambi li legati quest’ambasciata, ordinandoli che non giongesse in quella cittá inanzi il tempo della sessione, e li commettesse di trasferire il concilio a Bologna, facendo nascere qualche apparente causa, o vero valendosi d’alcuna che fosse in essere; ma venendo all’esecuzione tanto presto che, dopo data la prima mossa all’impresa, si venisse al fine prima che d’altrove potesse esser frapposto alcun impedimento.