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80 l'istoria del concilio tridentino


provvedere, non aveva altro mezzo che severamente adoperare l’autoritá e l’imperio mentre la maggior parte l’ubidiva, nel che era necessaria la celeritá, inanzi che il numero cresca maggiormente e sia dall’universale scoperto il comodo che vi sia seguendo quelle opinioni. Alla celeritá tanto necessaria niente esser piú contrario che trattar di concilio; perché quantonque ognuno v’inclinasse e non vi fosse posto impedimento alcuno, non si potrá però congregar se non con longhezza d’anni, né trattar le cose se non con prolissitá; il che solo voleva considerare, perché parlare dell’impedimenti che si ecciterebbono per diversi interessi di persone che con vari pretesti si opponerebbono, interponendo dilazione per il meno a fine di venirne a niente, sarebbe cosa infinita. Esser sparsa fama che li pontefici non vogliono concili per timore che l’autoritá loro sia ristretta: ragione che in lui non fa impressione alcuna, essendo l’autoritá sua data da Cristo immediate, con promessa che manco le porte dell’inferno non potranno prevalere contro quella, ed avendo l’esperienza de’ tempi passati mostrato che per nissun concilio celebrato è stata diminuita l’autoritá pontificale; anzi che, seguendo le parole del Signore, li Padri l’hanno sempre confessata assoluta ed illimitata, come veramente è. E quando i pontefici per umiltá o per altro rispetto si sono astenuti d’usarla intieramente, li Padri sono stati autori di fargliela metter tutta in esecuzione. E questo può veder chiaro chi leggerá le cose passate; perché sempre li pontefici si sono valuti di questo mezzo contra le nove opinioni di eretici e in ogn’altra necessitá, con aumento dell’autoritá loro. E quando si volesse anco tralasciar la promessa di Cristo, che è il vero e unico fondamento, e considerar la cosa in termini umani, il concilio consta di vescovi; alli vescovi la grandezza pontificia è utile, perché da quella sono protetti contro li prencipi e populi. Li re e altri soprani ancora, che hanno inteso e intenderanno ben le regole di governo, sempre favoriranno l’autoritá apostolica, non avendo altro mezzo di reprimer e tenir in ufficio li loro

prelati, quando hanno spirito di trapassare il grado proprio.