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libro quarto - capitolo iv 151


Al 13 di decembre passò per Trento Massimiliano, figliuolo di Ferdinando, con la moglie e figliuoli, e fu incontrato dal legato e dalli prelati italiani e spagnoli, e da alcuni germani ancora. Li principi elettori non l’incontrarono, ma lo visitarono all’alloggiamento. Con lui ancora gli ambasciatori protestanti fecero condoglianza che, con tante promesse fatte loro da Cesare, però non potevano manco aver audienza; e lo pregarono ad aver pietá della Germania, perché quei preti, come forestieri, per minimi rispetti loro non curano, se ben la vedono ardere; anzi, col loro precipitar le determinazioni e gli anatemi, fanno le controversie ogni giorno piú difficili. Massimiliano li confortò ad usar pazienza, e li promise di far ufficio col zio che le azioni del concilio passassero secondo che nella dieta aveva promesso.

Al Natale creò il pontefice quattordici cardinali, italiani tutti: tredici ne pubblicò allora, e uno si riservò in petto per pubblicarlo al suo tempo. E per onestar una creazione cosí numerosa in principio di pontificato, massime essendoci quarantotto cardinali nel collegio, che era stimato in quei tempi numero molto grande, prese occasione dalle azioni del re di Francia. Del quale si querelò cosí per la guerra che faceva contra la sede apostolica, come per li editti pubblicati, aggiongendo una nova arrivata allora da Lione e da Genova, che minacciasse anco di far un patriarca in Francia; la quale quando si fosse verificata, diceva esser necessario proceder contra lui per via giudiciaria; nel che averebbe riscontrato in molte difficoltá per il gran numero de cardinali francesi, a’ quali bisognava metter contrappeso creandone de novi e persone di valore, de’ quali la sede apostolica nelle occasioni importanti si potesse valere. Fu dal collegio corrisposto, e li novi cardinali ricevuti. Dopo questo spedí in diligenza il vescovo di Montefiascone a Trento, con lettere credenziali al Cardinal Crescenzio e alli tre elettori. A questi mandò per rallegrarsi della loro venuta e ringraziarli del zelo e riverenzia verso la sede apostolica, esortandoli alla perseveranzia. Ordinò che dasse loro conto della creazione de cardinali fatta per aver