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170 | l'istoria del concilio di trento |
salvocondotto non era ampliato come avevano chiesto, dissimulando di saperlo, l’addimandarono; e gli fu dagli ambasciatori imperiali, congregati per questo, consegnato un esemplare
autentico per ciascuna ambasciaria. Essi, ritiratisi e letto il
tenore, ritornati, si lamentarono che fosse loro mancato; ricercarono anco la risposta della sinodo alle esposizioni loro e
alle instanze fatte sopra il modo di procedere in concilio. Gli
imperiali li confortarono a procedere con desteritá, usando li
medesimi concetti in mostrare che col tempo averebbono ottenuto tutto, ma, ricercando le cose acerbe e inanzi l’opportunitá, averebbono difficultato ogni cosa; che nel salvocondotto
non era necessario esprimere che potessero esercitar la loro
religione nelle case, poiché non essendo proibito, s’intende
concesso; che nessuna cosa sia fatta in vituperio loro esser
chiaramente espresso, quando se gli promette buono e real
trattamento; e oltra questo si faranno anco pubbliche proibizioni a tutti, che faranno maggior effetto. Quanto alle ragioni
d’allegar in concilio, in sostanza esser detto l’istesso che la
Scrittura sia il fondamento; ma esser ben necessario, quando
vi sará controversia nella intelligenzia della Scrittura, che sia
giudice il concilio. La Scrittura esser muta e senz’anima, e,
sí come le leggi civili, aver bisogno di giudice che la inanimi; e nella materia della religione questo esser il concilio,
come dal tempo degli apostoli sinora è stato servato. Li protestanti riceverono il salvocondotto, ma con dechiarazione
che non lo pigliariano, se non a fine di mandarlo alli loro
principi.
Ma li presidenti, per esequir quanto era decretato di esaminar la materia del matrimonio, fatta congregazione generale, ed eletti li deputati, diedero fuori trentatré articoli in quella materia, per esser discussi da’ teologi; e ordinarono anco che li deputati formassero li canoni, secondo che li particolari s’andavano ventilando. Si fecero alquante congregazioni, e furono anco formati sino sei canoni. Ma avendo li protestanti fatto indoglianza con li ambasciatori imperiali, dicendo che ben li davano speranza che col tempo potessero ottener