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20 l'istoria del concilio di trento


pene dalle leggi: e siamo cosí disposti che, succedendo qualunque cosa, non averemo rispetto a qual si voglia minaccie, né saremo per mancar alla libertá e onore della Chiesa, del concilio e nostro».

Allora il Velasco leggette la protesta che teneva scritta in mano, la summa della quale era: che essendo la religione sbattuta, i costumi corrotti e la Germania separata dalla Chiesa, l’imperatore aveva dimandato il concilio a Leone, Adriano, Clemente, e in fine a Paulo III. E narrati li impedimenti e difficoltá nell’adunarlo, toccò le cose trattate nel concilio, soggiongendo che in questo mentre l’imperatore fece la guerra principalmente per causa della religione, e quietò la Germania con la virtú sua, con grandissima speranza che al concilio andassero quelli che sino allora l’avevano ricusato: ma che allora essi reverendissimi legati, contra l’aspettazione di tutti, senza saputa del papa, fatta nascere e finta una causa leggerissima, proposero ai padri la translazione del concilio senza darli tempo di pensare; al che essendosi opposti alcuni santi vescovi, protestando di voler restar in Trento, essi col solo consenso di pochi italiani decretarono la translazione, e il dí seguente partirono e se n’andarono in Bologna. Che l’imperator, avuta la vittoria, sollecitò in molti modi il pontefice, pregandolo a farli ritornar in Trento, mostrando li scandoli e pericoli imminenti se il concilio non si finisca in quella cittá; e fra tanto operò nella dieta d’Augusta che tutti li tedeschi si sottomettessero al concilio. Mandò finalmente il cardinale di Trento a Sua Beatitudine a significarli questo, e pregarla a far tornar il concilio in Trento. Fece anco andar il Mendoza a Roma per far l’istesso ufficio. Che il pontefice ha interposto tempo per trattar con essi congregati, quali hanno dato una risposta vana, capziosa, piena d’inganni, degna che il pontefice la dannasse; il quale però l’ha approvata e seguita, chiamando la congregazione bolognese, che è illegittima, con nome di generale concilio, dandoli tanta autoritá che essa medesima non ha saputo tanta arrogarsene. Certa

cosa esser che il concilio congregato in Trento non si poteva