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284 l'istoria del concilio di trento


alcun errore; non facendo però gran capital di quel regno, vedendo che, senza alcun rispetto all’autoritá sua, metteva mano nelle cose proprie a lui nel dar perdono agli eretici e metter regole nelle cose ecclesiastiche, eziandio a lui riservate. Imperciocché nelli Stati, che abbiamo detto esser adunati in Orléans il mese di gennaro, era statuito: che li vescovi fossero eletti dal clero con intervento delli iusdicenti regi, da dodici nobili e dodici del popolo, e che non fossero mandati piú danari a Roma per conto delle annate; che tutti li vescovi e curati risedessero personalmente, sotto pena di perder li frutti delli benefici; che in ogni cattedrale si riservasse una prebenda per un lettore di teologia e un’altra per un precettore de putti: che tutti li abbati, abbadesse, priori, prioresse fossero soggetti alli vescovi, non ostante qualonque esenzione; che non si potesse esiger cosa alcuna per ministerio delli sacramenti, sepolture o altre fonzioni spirituali; che li prelati non possino usar censure se non per delitti e scandoli pubblici; che li religiosi non possino far professione, li maschi prima di venticinque anni, le femmine prima delli venti; e inanzi quel tempo possino disponer delli beni loro a favore di chi li parerá, eccetto che del monasterio; che li ecclesiastici non possino ricever testamenti o disposizioni di ultima volontá, dove alcuna cosa li sia lasciata o donata. E altre cose ancora furono ordinate per maggior riforma delle chiese e persone ecclesiastiche; le quali ordinazioni, se ben non furono pubblicate allora, il noncio le mandò al pontefice; e a quei che reggevano la Francia bastò aver dato quella sodisfazione apparente all’universale che richiedeva riforma, non curando alcuno di vederla eseguita.

Ma in Spagna tutt’in contrario li teologi del re non lodarono la bolla, perché non diceva apertamente che fosse una continuazione del concilio giá incominciato. Anzi, come avviene a chi censura le cose altrui, quantonque fosse manifesta l’affettata ambiguitá, pareva loro che la nova intimazione apparisse piú chiara; e alcuni di essi tenevano dalle parole potersi cavar chiaramente consequenza che le determinazioni fatte giá in Trento potessero esser reesaminate: il che dicevano esser