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libro sesto - capitolo ii 345


congressi, se non fosse perché in sessione fossero con le mitre, in congregazione con le berrette: e per qual causa, se il salvocondotto non si poteva spedir allora, non far una sessione espressamente per questo? Riputavano in somma che qui sotto fosse coperto qualche gran misterio, se ben li piú sensati tenevano fermo la sinodo esser certa che nessun protestante, con ogni sorte di salvocondotto, sarebbe andato a Trento, salvo che con forza; come avvenne del 1552 per la risoluta volontá di Carlo, cosa che non si poteva piú metter in pratica.

Rescrisse il pontefice all’avviso delli legati che non fossero invitati a penitenzia con promissione di perdono gli eretici, imperciocché, essendo stato ciò fatto una volta da Giulio III e l’altra da Paulo IV, non se n’era veduto buon esito. Degli eretici che sono in luoco di libertá, nessun l’accetta; quelli che sono in luochi dove l’inquisizione ha vigore, se temono poter esser scoperti, ricevono il perdono fintamente per assicurarsi del passato, con animo di far peggio piú cautamente. Quanto al salvocondotto, lodava che si dasse a tutti quelli che non sono sotto l’inquisizione, ma che questa eccezione non si esprimesse, atteso che, quando Giulio concesse il suo perdono, eccetto alti soggetti all’inquisizione di Spagna e di Portogallo, vi fu molto che dire, e passò con poca riputazione, quasi che il papa non avesse ugual potestá sopra quell’inquisizione come sopra le altre; ma il modo d’esprimerlo lo rimetteva a quello che fosse piú piaciuto alla sinodo. Quanto alla forma, lodava quella che fece il concilio del 1552 alla Germania, poiché era giá veduta, e sotto quella fede tanti protestanti erano andati in quell’anno a Trento. Intorno l’indice, ordinò che si seguitasse dalli deputati, operando sin che si offerisse occasione di decretare pubblicamente, senza opposizione d’alcun principe.

Venuta la risposta il 2 marzo, nel seguente giorno fu tenuta congregazione per risolvere se il perdono generale si dovesse pubblicare e concedere il salvocondotto, e sopra la forma dell’uno e dell’altro; e il dí 4 dopo longhe dispute fu concluso, avendo li legati, senza interessar l’autoritá del papa,