Pagina:Sarpi, Paolo – Istoria del Concilio tridentino, Vol. II, 1935 – BEIC 1916917.djvu/475

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libro sesto - capitolo ix 469


di risposta alcuna, e premendo sempre maggiormente la dilazione, si doleva che il concilio fosse aperto per li francesi, e che non s’aspettassero; che mai aveva potuto ottener dalli legati cosa richiesta; che le sue rimostranze erano sprezzate; che in luoco di gratificar il suo re, si usava maggior precipitazione; che egli non attribuiva ciò alli legati, sapendo che non fanno cosa se non da Roma comandata; che prendevano grand’errore, avendo in sospetto la venuta delli prelati francesi; che, dopo fatte tante prove per ottener quello che era giusto e dovevagli esser concesso, ancorché non dimandato, conveniva pensar ad altri rimedi. E parlava in modo che faceva dubitare di dover far qualche cosa straordinaria. Il che fece passar voce nel concilio che sarebbe disciolto: cosa che dalla maggior parte era sentita con piacere, alcuni per liberarsi dagl’incomodi che pativano, altri vedendo di starvi con nessuno o leggerissimo servizio di Dio, li pontifici per timor di qualche tentativo. Pubblicamente si discorreva che Lorena in ogni occasione aveva mostrato animo inclinato a diminuir l’autoritá della sede apostolica; che averebbe voluto dar qualche passo alla Francia in materia del pontificato, quale non li piaceva in disposizione del collegio de’ cardinali che era de italiani; che la Francia ha sempre preteso di limitar la potestá pontificia, di sottoporla alli canoni e concili; che questa opinione sarebbe aiutata da spagnoli, quali giá, con tutto che molto riservati nel parlare, s’erano mostrati desiderosi del medesimo: e sarebbono anco seguiti da una buona parte d’italiani, che, per non poter o saper prevalersi delli comodi della corte, hanno invidia a chi li gode: oltre li desiderosi di novitá, senz’anco saper perché; il numero de’ quali per molti indici si vedeva esser considerabile.

Si pubblicò per Trento un discorso che andò per le mani de tutti, e anco dalli legati fu mandato a Roma, nel qual si mostrava esser impossibile finir il concilio in breve tempo, vedendosi tutti li principi vòlti all’allongarlo: de’ francesi e imperiali non potersi dubitare, per la instanza di dilazione che facevano; il re di Spagna dimostrar l’istesso, avendo destinato