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470 l'istoria del concilio di trento


per ambasciator al concilio il conte di Luna, quando fosse finita la dieta di Francfort, dove era mandato prima: li prelati anco con la longhezza del dire dover portar sempre le cose in longo. Poi si discorreva l’impossibilitá di camminar cosí per molto tempo, non essendovi provvisione di grano se non per settembre, né sapendosi dove averne, per la carestia universale; e la tardanza dell’imperatore e di Baviera di dar risposta alla dimanda di vettovaglie fattagli, mostrar che non potranno sovvenire. Aggionse che li protestanti sempre averebbono tese insidie per far capitar li padri a qualche risoluzione disonorevole; che averebbono suscitato novitá per costringere li principi a promover cose pregiudiciali; che li vescovi si vedevano aspirare a libertá, e in progresso non si sarebbono contenuti in termini cosí ristretti; e la sinodo si sarebbe fatta non solo libera, ma anco licenziosa. E con un bel traslato era somigliato il progresso del concilio come d’un corpo umano, che con delettazione contrae una picciola e dal principio non stimata infezione francese, che poi si aumenta e occupa tutto il sangue e tutta la virtú. Esortava il pontefice a considerarvi, non per venire a traslazione o suspensione, per non incontrar una contradizione di tutti li principi, ma per sapersi valere di quelli rimedi che Dio gli manda.

In questi moti li legati affrettavano a concluder li decreti per la sessione. Quel del sacrificio era a buon termine; però si parlò sopra la concessione del calice. Nel che furono tre opinioni: una estrema e negativa, che in modo alcuno non si concedesse; l’altra affermativa, che si dovesse conceder in concilio, con le condizioni e cauzioni che alla sinodo fosse parso (e questa era sostenuta da cinquanta delli piú savi; e tra questi, alcuni volevano che si mandassero legati nelle regioni che ne facevano instanzia, per prender informazione se era conveniente far la concessione e con qual condizioni); la terza, media, che si rimettesse il negozio al papa. Ma questa era divisa in molti rami: alcuni volevano una remissione assoluta, senza dechiarare che egli la concedesse o negasse; ed altri che fosse con dechiarazione che la concedesse secondo