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libro settimo - capitolo i 9


VIII. Se li vescovi chiamati e ordinati per autoritá del pontefice romano sono legittimi; e se veri vescovi siano quelli che per altra via vengono, senza canonica instituzione.

Il 23 del mese si diede principio alle congregazioni de’ teologi due volte al giorno, e il 2 ottobre fu posto fine alla discussione. Seguendo il mio instituto, non narrerò li pareri se non notabili per la singolaritá o contrarietá tra loro.

Nella prima congregazione parlarono quattro teologi pontifici, quali sopra il primo articolo furono conformi a provare l’ordine esser sacramento per molti luochi della Scrittura, specialmente per quello di san Paulo: «Le cose che da Dio vengono sono ordinate»; poi per la tradizione degli apostoli, per li detti de’ Padri, per uniforme parer de’ teologi, e sopra tutto per il concilio fiorentino, aggiongendo anco la ragione che la Chiesa sarebbe una confusione, quando non vi fosse chi regge e chi ubidisce. Ma nel secondo articolo fra’ Pietro Soto si estese con molte parole a mostrare che erano sette ordini, ciascun di essi propriamente sacramento, e tutti da Cristo instituiti: e trattò che fosse necessario farne sopra dechiarazione, perché alcuni canonisti, passando i termini della professione loro, hanno aggionto doi altri, la prima tonsura e il vescovato; l’opinione de’ quali potrebbe indur molti altri errori e piú importanti. Similmente si estese a dimostrare che Cristo aveva esercitato nella vita mortale questi ordini graduatamente, e in fine il sacerdozio, che è l’ultimo; e sí come tutta la vita di Cristo fu inviata a quell’ultimo sacrificio, cosí esser chiaro che tutti gli ordini non sono per altro se non per far scala alla salita del sommo grado, che è il sacerdozio.

Ma fra’ Gerolamo Bravo, esso ancora dominicano, avendo protestato di tener fermamente che gli ordini fossero sette, e ciascun d’essi vero sacramento, e che si doveva servar l’uso della Chiesa che per mezzo degli ordini inferiori passa alli superiori e al sacerdozio, soggionse non parerli che si dovesse descendere a cosí minuta dechiarazione, attesa la varietá che è tra’ teologi, de’ quali con difficoltá si troverá che doi convengano: onde il Gaetano in sua vecchiezza, atteso questo,