Pagina:Sarpi, Paolo – Istoria del Concilio tridentino, Vol. III, 1935 – BEIC 1917972.djvu/220

Da Wikisource.
214 l'istoria del concilio tridentino


Ferrara aveva fatto seco ufficio, per nome del papa e delli legati, che la residenzia si terminasse con un decreto penale, senza dechiarar che sia de iure divino, ma che egli non era per assentire.

Ma il Cardinal Morone, per addolcir Lorena, prima che si venisse alle pratiche strette delle cose conciliari, conoscendo come bisognava mostrar di differir ogni cosa a lui, andò a visitarlo pontificalmente con la croce inanzi e accompagnato da molti prelati; e dopo li complementi gli disse che desiderava che egli consegnasse, comandasse e operasse non altrimenti che se fosse uno del li legati; che il pontefice voleva la riforma, e aveva mandato quarantadue capi di molto severa, e scritto che si proponessero anco quelli che furono raccordati dalli ambasciatori cesarei e francesi, levati li appartenenti alla corte romana, la quale Sua Santitá voleva riformar essa per mantenimento dell’autoritá della sede apostolica. Ma Lorena, suspicando che Morone avesse pensiero di scaricar alcuna cosa sopra di lui o di metterlo in qualche diffidenzia con li spagnoli, rispose che il peso di legato superava le sue forze, le quali non potevano far maggior cosa che dir il voto suo come arcivescovo; che lodava il zelo di Sua Santitá nella riforma delle altre Chiese, ma che si poteva ben contentare che li vescovi ancora dassero altrettanti capi per li cardinali e per il rimanente della corte; che la sede apostolica era degna d’ogni reverenzia e rispetto, ma con quel manto non potersi coprir abusi. La risposta di questo cardinale fece risolver li legati di andar ritenuti sino che le cose fossero meglio domesticate; ma tra tanto si fece stretta pratica con li prelati italiani, acciò non fosse ricevuto il decreto di dechiarar la residenzia.

Successe un accidente che fu per confonder e dividere tra loro li pontifici. Andò a Trento avviso che s’averebbe fatti cardinali alle seguenti tempora, e fu anco mandata la polizza di quelli che erano in nome: onde li pretendenti, che molti erano, restarono pieni di malissima sodisfazione; e come avviene alli appassionati, non si contenevano tra i termini,